Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata dal segretario generale Cgil Matera Manuela Taratufolo sul servizio di trasporto pubblico urbano gestito dalla Casam.
Inaccettabile l’atteggiamento della CASAM, azienda appaltatrice del servizio di trasporto pubblico locale a Matera. Su richiesta unitaria del sindacato, l’azienda era stata convocata il 29 giugno presso il Palazzo di Città per chiarire alcuni aspetti della gestione dell’appalto, ma non si è presentata all’incontro. Simili comportamenti sono da condannare poiché nel momento in cui si detiene la gestione di un servizio pubblico non si possono ignorare i confronti ufficiali richiesti dalle parti sociali per avere ragguagli circa problematiche presenti sull’appalto. Né si può rifiutare un confronto convocato dall’ente appaltante per poi organizzarne uno in sede aziendale con le sole OO.SS., escludendo l’amm.ne com.le. Questo modus operandi non si addice alla situazione. Se ci sono problematiche che attengono alla gestione dell’appalto, esse vanno affrontate fra azienda, OO.SS. e Comune di Matera. IL confronto, in sede aziendale, è opportuno solo dopo aver trovato soluzione ai gravi problemi posti. La CASAM deve infatti spiegare perché non ha, come è normale che sia, assunto personale per rimpiazzare i lavoratori andati in pensione: i livelli occupazionali, nella gestione di un appalto, vanno mantenuti nel numero delle unità da occupare nel servizio e nel rispetto dei diritti maturati e quindi non è chiaro il motivo per cui l’azienda non ha provveduto all’assunzione di unità lavorative al posto di quelle andate in pensione. Non si comprende poi perché l’azienda, a fronte di un organico carente, sottoponga i lavoratori in forza a turni massacranti, alla mancata fruizione delle ferie e dei riposi; non si comprende perché si debba utilizzare lo stesso personale adibito al TPL su attività diverse, tipo il Gran Turismo. IL confronto doveva produrre risposte; sottrarsi al confronto equivale a non volere dare riscontri su temi che non possono essere sottovalutati o trattati dall’azienda con superficialità o addirittura col distacco tipico di chi ritiene che non debba dare conto a nessuno, nonostante gestisca un servizio di pubblica utilità. Sarebbe utile e necessario che l’amm.ne com.le di Matera si adoperasse acchè l’incontro fra le parti si possa realizzare; non si può prendere semplicemente atto dell’assenza dell’azienda e liquidare la vicenda semplicisticamente: ci sono questioni gravi poste su cui bisogna intervenire e fare chiarezza. Urge pertanto presso il Palazzo di Città una riconvocazione a cui tutte le parti interessate devono assicurare la presenza nell’interesse collettivo della comunità e nell’interesse particolare dei lavoratori.
Matera, 7 luglio 2011
Segretario generale Cgil Matera Manuela Taratufolo