Trasporto pubblico città di Potenza al collasso, Filt Cgil Basilicata: “Sindago Guarente intervenga o lasci la delega ai Trasporti. Se non avremo risposte a breve, sarà mobilitazione”. Di seguito la nota integrale.
Siamo allibiti dell’atteggiamento superficiale e remissivo del sindaco di Potenza, Mario Guarente, che a seconda dell’occasione, cambiando la giacchetta, assume il ruolo di primo cittadino e di assessore alla Mobilità del Comune di Potenza con scarsi risultati, vista la situazione del sistema di trasporto pubblico locale in città.
Più volte abbiamo consigliato per il suo bene e per quello della comunità di passare la delega ai trasporti per avere un interlocutore presente – e non certamente per interferire sulla gestione amministrativa, che è prerogativa esclusiva del sindaco – dal momento che le nostre telefonate non trovano mai interlocutore e che le nostre mail non trovano mai risposte. Il motivo, a suo dire, sono “i troppi impegni” e “i funzionari sono in ferie forzate da marzo”.
Una situazione inaccettabile. Il sistema dei trasporti a Potenza è ormai al collasso: guasti continui ai mezzi che sono costretti a fermarsi, corse saltate, impegni non mantenuti da parte dell’azienda: esclusione dai turni di alcuni operatori di esercizio, criticità nell’organizzazione dei turni di lavoro, tempi accessori, trasferimenti e percorrenze; inadeguata igienizzazione e sanificazione dei veicoli nonché corretta assegnazione e funzionalità degli stessi; locali aziendali e capolinea privi di servizi igienici, mancata indicazione delle fermate urbane e rurali. A oltre un anno dall’ insediamento del sindaco Guarente non è cambiato nulla rispetto al passato, se non in peggio.
In questo quadro, nelle more della procedura di raffreddamento 146/90, entro 10 giorni o il sindaco si ritaglia uno spazio e si degna di convocarci e tentare di chiudere le tante vertenze aperte sulla questione trasporti o si aprirà una stagione di mobilitazione dura a partire da settembre perché la gravità della situazione del trasporto locale non è più sostenibile.