Con una lettera inviata ai vertici della Regione Basilicata, ai prefetti di Matera e Potenza, al presidente della Provincia di Matera e ai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti il Cotrab annuncia la decisione di rifiutare la proroga proposta dalla Regione Basilicata senza adeguamenti e l’interruzione di tutti i servizi di trasporto pubblico locale dall’1 aprile 2020. Di seguito il testo integrale.
Oggetto: preavviso interruzione del servizio Tpl dall’1.4.2020
Formulo la presente, unitamente alle imprese consortili incaricate del servizio, al fine di preannunciare l’impossibilità del Consorzio Cotrab a proseguire, oltre la data del 31.03.2020, il servizio di TPL a tutt’oggi garantito su tutto il territorio delle Province di Potenza e Matera.
Tale determinazione è divenuta ormai indispensabile avendo appreso come la Regione Basilicata, soltanto due giorni fa, abbia approvato la L.r. che fissa il termine per la definizione delle procedure di gara al 30.11.2021, confermando fino alla medesima data le competenze per la gestione del servizio di TPL in capo alle Province. La norma evidentemente preannuncia sin d’ora ulteriori illegittime proroghe dell’esecuzione del servizio di TPL da parte del Cotrab secondo il medesimo meccanismo unilaterale adottato negli ultimi due anni, nell’ambito del quale nessuna rilevanza è mai stata data alle esigenze del Consorzio e alle preoccupazioni e denunce da questo espresse.
Ignorata è rimasta la nota prot.n. 241 del 4.06.2018 con la quale si invitavano, ancor prima della definitiva cessazione degli effetti del contratto, le Amministrazioni provinciali alla sottoscrizione di un nuovo atto negoziale che regolasse i rapporti tra le parti pro futuro stante l’impossibilità di sostenere il servizio in atto con i costi di gestione che esso sviluppava. A fronte dei dati di confronto offerti nel PEF allegato alle note Cotrab, infatti, la Regione Basilicata ha disposto unilateralmente proroghe ex lege alle quali il Cotrab ha provato a dar seguito fino ad oggi al solo fine di non interrompere il servizio, auspicando – sempre e invano – di poter trovare soluzioni condivise con le Amministrazioni. Si rammenta:
– la proroga al 30.09.2018 disposta con L.R. n. 11 del 29.06.2018 ex art. 5, par. 5, Reg.to CE n. 1370/2007;
– quella successiva al30.11.2019 di cui alla L.R. 25 del 24.9.2018, sempre ex art.5, par.5, Reg.to 1370/2007;
– quella al 31.03.2020 operata dalla L.R. 26 del 28.11.2019 che, a differenza delle precedenti, sembrava riconoscere alle Province la possibilità di definire autonomamente con il gestore le condizioni di proroga contrattuale ai fini di porre in essere quella proroga consensuale composta dall’5, par. 5, Reg.to Ce 1370/2007. Nonostante tale interpretazione proposta dal Cotrab fosse l’unica che consentisse di salvare la norma dai vizi di illegittimità costituzionale, la scelta operata dalla Regione Basilicata con l’interpretazione autentica della L. 26/2019 fornita dalla successiva L.R. 9/2020, condannava invece inesorabilmente il disposto normativo all’illegittimità costituzionale chiarendo che la proroga disposta operasse ex legee, dunque, indipendentemente dal consenso del Consorzio.
Neppure l’impugnativa della L.r. 26/2019 da parte del Consiglio dei Ministri dinanzi alla Corte di Costituzionale per illegittimità ex art. 117, lett. e) Cost. è, dunque, riuscita a stimolare un ripensamento che riconducesse le scelte dell’Amministrazione nei giusti ranghi di legittimità.
A nulla sono valsi i ricorsi proposti dal Cotrab al TAR Potenza avverso le note provinciali che, pur richiamando l’art. 5, par. 5, Reg.to Ce 1370/2007 che consente la proroga del servizio soltanto in presenza di un accordo consensuale con il gestore, disponevano la proroga del servizio fino al 31.03.2020 alle medesime condizioni del contratto stante il disposto della L.r. 26/2019, senza avviare alcun procedimento di determinazione consensuale delle condizioni di esecuzione del servizio richiesto dal Cotrab con note del10.12.2019.
Oggi, l’emergenza sanitaria in corso travolge ogni ulteriore indugio dato che la già precaria situazione finanziaria del Consorzio (che al 31.12.219 rilevava ricavi pari al 15%) è aggravata in modo ormai insostenibile con ricavi da traffico pari a circa l’1%.
Il Consorzio ha, peraltro, ormai integralmente esaurito le liquidità che gli permetterebbero almeno di arginare le difficoltà del settore stante:
– gli omessi pagamenti dei corrispettivi per il servizio effettuato nell’ultimo trimestre del 2019 e nel primo del2020;
– il rifiuto reiterato della Provincia di Potenza di rilasciare attestazione di credito relativa al IV trimestre 2019 ed ora per il 1° trimestre 2020 che consentirebbero almeno – visto anche il decreto emesso dal MIT e MEF per l’erogazione dell’80% del fondo nazionale 2020 – di accedere al credito bancario.
Vani si sono rivelati, dunque, anche i tavoli di confronto avviati alla presenza di Sua Eccellenza il Prefetto, con la conseguenza che, nell’impossibilità di provvedere anche ai pagamenti minimi dovuti, molti dei Consorziati hanno avviato le procedure di licenziamento dei propri dipendenti e, a far data dal 24.03.2020, procederanno a darvi piena esecuzione con ogni prevedibile effetto sul servizio di TPL che non potrà più essere assicurato.
La previsione inserita nel collegato alla legge di stabilità per l’anno 2020 e triennale 2020/2022, oggi dunque sposta ancora l’orizzonte delle prossime proroghe al 30.11.2021, anticipando un processo che il Cotrab ha ben conosciuto in questi ultimi due anni e al quale oggi si oppone formalmente preannunciando la cessazione dei servizi al 31.03.2020.Dopo tale data, infatti, alcun servizio potrà essere garantito dalCo.Tra.B.
Non si può, infatti, ulteriormente pretendere che un operatore qual è il Co.Tra.B., che ha contratto con una p.A., sia “obbligato” ad interim ad eseguire una prestazione oggetto di un contratto cessato da oltre due anni (30.06.2018), peraltro in assenza di una rideterminazione consensuale delle condizioni contrattuali.
Lo scrivente, peraltro, in qualità di Presidente del Consorzio Cotrab, stante l’obbligo degli amministratori societari di non aggravare le condizioni patrimoniali e di monitorare la continuità aziendale anche nel caso di difficoltà economica dell’impresa, non può ulteriormente astenersi dal comunicare che il Consorzio non può continuare a dare esecuzione al predetto contratto oltre la data del 31.03.2020.
Questa oggi, appare, dunque, l’unica soluzione ancora percorribile per salvaguardare la stabilità finanziaria del Consorzio e delle proprie consorziate dato che si è già fatto inutilmente ricorso a tutti gli strumenti più idonei ad evitare preventivamente lo stato di difficoltà denunciato senza, peraltro, ottenere alcun valido riscontro da parte delle Amministrazioni in indirizzo. Ne deriva che non potranno essere in alcun modo addebitabili né al Consorzio né allo scrivente gli eventuali effetti pregiudizievoli delle determinazioniassunte.
Tanto premesso, lo scrivente, nella propria qualità, preavverte le Amministrazioni in indirizzo che il servizio di TPL attualmente assicurato dal Consorzio non sarà più esercitato a far data dall’1.04.2020.
Tanto si comunica al fine di consentire l’adozione di tutte le determinazioni necessarie conseguenti a tutela dell’interesse pubblico.
Il Consorzio declina pertanto ogni responsabilità in merito alle conseguenze che la mancata esecuzione del servizio potrà determinare dopo il 31.03.2020.