La Fit Cisl Basilicata in una nota esprime alcune riflessioni sulle criticità del Trasporto pubblico locale e chiede un impegno concreto al governatore Bardi. Di seguito la nota integrale.
L’intero comparto del Trasporto Pubblico Locale di Basilicata sta vivendo una ingiustificata e prolungata fase di degrado e di arretramento sociale dovuta ad disinteresse delle controparti datoriali relativamente alla qualità di produzione del servizio e alle condizioni contrattuali di riferimento ancora vigenti circa l’effettuazione dei servizi pubblici essenziali.
I lavoratori Lucani che garantiscono giornalmente la produzione del servizio di Trasporto Pubblico Locale Regionale, sono ormai da mesi che vivono una costante agonia, dovuta ad una pessima governance del settore, alla quale si aggiunge un disinteresse politico della Giunta del Cambiamento (In Male), e dell’Assessore che non tenta più, ormai, neppure di arrampicarsi sugli specchi, circa lo sfascio che ha determinato dalla sua nomina.
È bene richiamare – Prosegue il comunicato – che in queste settimane abbiamo avuto modo di valutare una prima fantasiosa e delirante documentazione sulle future gare, una documentazione, se cosi la si può definire, che se così messa in atto, determina la sconfitta della Politica e di un settore fondato su un Regio Decreto del 1931 nonché sulle regole del settore che qualche burocrate millantatore vuole eliminare a danno dei lavoratori del settore e delle loro famiglie.
Non è umanamente concepibile – denuncia la Segreteria della FIT – che qualche burocrate invece di applicare le norme Regionali in materia di Clausola Sociale, che tutelano i nostri lavoratori dal 1998, vuole spezzettare il Servizio di Trasporto e impoverire i lavoratori, attraverso la cancellazione financo di norme che nel Paese hanno regolato il settore per 90 anni, determinando, se così fosse, un impoverimento generalizzato degli autoferrotranvieri di Basilicata, con effetti negativi e dannosi per l’economia del settore nel suo insieme.
Una analisi irresponsabile quella fatta dagli uffici di Regione Basilicata, c’è da immaginare condivisa anche dal Governo Regionale, che non si sono accorti di tutte le difformità contenute nelle comunicazioni fatte dalle attuali aziende che gestiscono il TpL, che rendono evidenti le troppe superficialità e le mancate applicazioni delle leggi del settore soprattutto quella regionale del 26 Luglio 1998, la numero 26.
È assurdo – prosegue il comunicato – che ad oggi le Provincie di Potenza e Matera non abbiano ancora definito i mandati di pagamento dei servizi svolti, per il trasferimento delle somme alle Aziende che a loro volta pur essendo inadempienti, ribaltano tutto il disagio sui lavoratori e le loro famiglie, che sono diventati merce di ricatto verso una Politica inadatta alla gestione del settore.
Chiediamo ad Ella Presidente Vito Bardi, di prendere in mano il settore Trasporti, che ad oggi è vittima di taluni passacarte, che passeggiano i corridoi delle Provincie e della Regione cercando qualsiasi cavillo burocratico per mettere in crisi i lavoratori, e conseguentemente l’intero Consiglio Regionale. Le chiediamo in ragione di taluni irresponsabili comportamenti di ritirare le deleghe di così delicati fatti gestionali alle Province, che più volte hanno dimostrato tutta la loro inutilità, nell’affrontare con autorevolezza le questioni che riguardano 1300 lavoratori del settore.