Sei persone denunciate in stato di libertà per tentata truffa alla Regione Basilicata: l’operazione è stata portata a termine dai Carabinieri di Acerenza dopo aver verificato i documenti relativi all‘ammissione al progetto ”Work esperience”, finanziato dalla Regione Basilicata con fondi europei. Le persone coinvolte erano riuscite a intascare circa 20 mila euro. Per ottenere l’erogazione dei fondi i responsabili della truffa erano riusciti attraverso artifici e raggiri ad attivare assunzioni e funzioni tutoriali fittizie, presso attivita’ commerciali di San Chirico Nuovo, in provincia di Potenza.
Tentata truffa alla Regione, commento dell´assessore Viti
“Ringrazio e mi complimento con gli uomini dell´Arma. Come governo regionale assumeremo tutte le iniziative che si renderanno necessarie per supportare l´attività investigativa”.
“Apprendiamo con soddisfazione dell´operazione dei carabinieri volta a smascherare un tentativo di truffa ai danni della Regione Basilicata e come governo regionale assumeremo tutte le iniziative che si renderanno necessarie per supportare l´attività investigativa”.
Così l´assessore regionale alla Formazione e Lavoro, Vincenzo Viti, ha commentato l´operazione condotta dai Carabinieri della Compagnia di Acerenza che ha portato alla denuncia di sei persone accusate, a vario titolo, di concorso in tentata truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche nell´ambito del progetto “Work Experience” finalizzato ad incentivare l´inserimento dei giovani nel mondo lavoro.
“La Regione – ha aggiunto Viti – si impegna per offrire opportunità concrete per lavoratori e imprese cercando di investire al meglio le risorse disponibili. Ringrazio e mi complimento con gli uomini dell´Arma perché hanno permesso che fondi pubblici non fossero utilizzati da chi non aveva i requisiti per meritarli”.
“Apprendiamo con soddisfazione dell´operazione dei carabinieri volta a smascherare un tentativo di truffa ai danni della Regione Basilicata e come governo regionale assumeremo tutte le iniziative che si renderanno necessarie per supportare l´attività investigativa…” Cosi scrive Vincenzo Viti per i 20.000 euro che degli imprenditori della provincia di potenza avrebbero truffato alla Regione Basilicata.
Mi aspetto di leggere qualcosa del genere da parte dello stesso assessore o da qualche altro illustre politico moralizzatore sul milione di euro che vari consiglieri e dirigenti regionali appartenenti a tutti i partiti di maggioranza e non avrebbero sottratto dalle medesime casse regionali gonfiando a dismisura i rimborsi viaggi.
E’ proprio vero finisce in galera chi ruba dal pollaio due polli e non chi sottrae dalle casse regionali un milione di euro!
Prima di tirare fuori conclusioni come se fossero verità assolute, bisognerebbe aspettare gli esiti del procedimento penale. Poichè ho una certa esperienza diretta di come alle avvolte funziona la giustizia e soprattutto come si nuove la polizia giudiziaria nei casi in cui non ha ancora tutti gli elementi per poter notiziare in modo esaustivo l’A.G, il caso finirà come una bolla di sapone. Sono più importanti gli aspetti umani che il semplice perseguire del dato statistico sia anche esso associato all’arma più importante, efficacie ed efficiente che ha il nostro bellissimo paese, anche se …….
P.S. l’Assessore dovrebbe lavorare visto quando quadagna per risolvere al meglio l’annoso problema che affligge la nostra Regione: la più ricca d’Italia.
Fovveri essere più preciso.
Non so dove hanno preso le informazioni di questa notizia (presumo da qualche comunicato stampa dei carabinieri)che non corrispondono a fatto al vero. Infatti si può essere ammesso al progetto solo se si hanno i requisiti previsti dallo stesso, e questi c’erano. Invece la spettacolarizzazione di quello che è successo, in un piccolo paesino di 1200 anime come se fosse un paese infiltrato dalla camorra mi ha veramente turbato. Pertanto prima di scrivere notizie vaghe e utilizzare parole quali artifici e raggiri(art. 460 bis che tra l’altro non prevede neanchè la pena alternativa della multa ma esclusivamnete la reclusione v. definizione di delitto),qualcuno si dovrebbe informare perchè stiamo parlanto di persone che non solo sono oneste( non so se lo stesso si può dire di qualche dirigente regionale che dovrebbe lavorare effettivamente per investire i soldi, della Regione più ricca d’Italia, per finanziare all’introduzione dei giovani nel mondo del lavoro, invece di sprecarli per corsi di formazione inutili e solo formali), appartengono a famiglie più che oneste.
Prima di tirare fuori conclusioni come se fossero verità assolute, bisognerebbe aspettare gli esiti del procedimento penale. Poichè ho una certa esperienza diretta di come alle avvolte funziona la giustizia e soprattutto come si nuove la polizia giudiziaria nei casi in cui non ha ancora tutti gli elementi per poter notiziare in modo esaustivo l’A.G, il caso finirà come l’imercepibile botto di una bolla di sapone. Sono più importanti gli aspetti umani che il semplice perseguire del dato statistico sia anche esso riferito all’arma più importante, efficacie ed efficiente che ha il nostro bellissimo paese, anche se ……. P.S. l’Assessore dovrebbe lavorare, visto quando quadagna, per risolvere al meglio l’annoso problema (disoccupazione giovanile)che affligge la nostra Regione: la più ricca d’Italia.
Da qual pulpito viene la predica. Aspetto con ansia il giorno che potrò scrivere :
“Ringrazio e mi complimento con gli uomini dell´Arma per aver smascherato una truffa RIUSCITA ai danni dei CITTADINI della Regione Basilicata perpetrata dai Consiglieri Regionali per aver sottratto centinaia e centinaia di migliaia di euro dalle casse regionali gonfiando a dismisura i rimborsi viaggi”.