Carmine Vaccaro, segretario Uil Pensionati di Basilicata: “Truffe agli anziani, proteggiamo i nostri cari preparandoli ad affrontare ogni situazione. Come Uilp offriamo il nostro contributo con una campagna informativa preventiva,ma anche di supporto a chi ha subito il raggiro”. Di seguito la nota integrale.
Indifesi, sensibili, fiduciosi nel prossimo e grandi risparmiatori. Gli anziani sono la preda perfetta per i malintenzionati che, ai loro danni, portano a segno spiacevoli truffe. Si tratta di un fenomeno grave al quale purtroppo, siamo sempre più esposti e che con il passare del tempo va intensificandosi soprattutto nelle piccole realtà, nei piccoli paesi della Basilicata, nelle campagne ma anche nelle città, con la recente escalation dei giorni scorsi a Potenza. In tutte quelle situazioni dove l’anziano non è “protetto” da un parente più giovane, da un figlio o un nipote. E per questo più esposto alle mire di abili criminali.
“Una piaga sociale che si sta allargando a macchia d’olio – dichiara Carmine Vaccaro, segretario Uil Pensionati di Basilicata – la cui prevenzione in termini di iniziative di sensibilizzazione interessa poco la politica di oggi,poco attenta a risolvere i problemi delle categorie sociali più deboli, preferendo investire tempo e risorse per garantire benefici anche a chi non ne avrebbe alcun bisogno”.
“Per questo come Uil Pensionati – dice il segretario – abbiamo inteso mettere in pratica una campagna mirata per venire incontro a quanti hanno subito una truffa, attraverso un supporto psicologico e logistico (sporgere denuncia, interfacciarsi con le forze di polizia). Ma soprattutto, quello che più ci preme,è mettere in piedi una campagna informativa e di sensibilizzazione perché i nostri cari nonni, genitori e zii, ma anche gli anziani solidi questa regione, possano essere preparati ad affrontare le richieste improvvise di denaro. Possano avere gli strumenti per capire di essere di fronte a un malintenzionato piuttosto che a una persona di cui fidarsi.Il classico raggiro del finto incidente a un parente o la messa in scena dell’impiegato delle poste o di qualche fantomatica compagnia energetica,possono essere spiegati loro in maniera pratica, in modo che trovino la forza e la lucidità per chiudere la telefonata, il citofono o la porta di casa”.
“Anche le famiglie – conclude Vaccaro – come ha spiegato nei giorni scorsi il procuratore capo di Potenza, Francesco Curcio, possono fare la loro parte,spiegando ai loro anziani in cosa consiste la truffa: le richieste di denaro contante o di monili di valore nascondono sempre il tentativo di raggiro, tutto ciò che è nella legalità non esige pagamenti diretti. Per questo come sindacato faremo quanto nelle nostre possibilità per promuovere iniziative a difesa delle fasce sociali più avanti con l’età.”