Pur mancando ancora 3 mesi alla fine dell’anno e dato che il turismo a Matera si è finalmente destagionalizzato, possiamo dire sin d’ora che il 2016 nella città dei Sassi è stato un anno pieno di soddisfazioni.
La crescita esponenziale dei flussi turistici, trainati dalla nomina a capitale della cultura, unitamente agli eventi che hanno scandito il trascorrere dei mesi, dal Presepe Vivente a Matera è Fiera, passando per il Festival Duni e per la stagione teatrale, hanno consacrato Matera come meta privilegiata di tanti turisti italiani e stranieri che, con l’unica pecca dei collegamenti stradali e ferroviari, hanno espresso valutazioni più che positive sull’accoglienza turistica.
Insieme alla città e alle statistiche siamo cresciuti anche noi operatori turistici, ci siamo qualificati e professionalizzati, abbiamo studiato e imparato dai territori dove il turismo è storicamente un asset del tessuto socio-economico e siamo quasi pronti al definitivo salto di qualità che ci dovrà portare ad affrontare il fatidico 2019, per poi ovviamente superarlo.
Negli ultimi mesi le associazioni di categoria hanno costituito un tavolo permanente sul turismo, con lo scopo di essere di stimolo e di supporto all’Amministrazione Comunale sulle problematiche connesse al turismo. Con l’assessore comunale e con la Fondazione Basilicata-Matera 2019 il tavolo delle Associazioni può instaurare un proficuo dialogo per creare sinergie volte a valorizzare al massimo la risorsa turistica. Una più fitta comunicazione e un maggiore scambio di informazioni e di idee costituiscono il presupposto per dare più efficacia ed efficienza alle politiche turistiche per uno sviluppo turistico sostenibile.
Purtroppo, come presidente della Sezione Turismo di Confapi Matera, devo registrare una dicotomia tra la città di Matera, che ha fatto registrare un + 40%, con benefici minori per i paesi dell’entroterra, e la costa jonica che, poco incline alla destagionalizzazione, vive soltanto degli arrivi e delle presenze dei mesi estivi. Inoltre, i centri della collina materana rischiano di essere penalizzati dalla crescita turistica del capoluogo e dalle conseguenze positive che questa avrà per la città di Matera. Attraverso gli strumenti messi in campo dalla Regione sarà possibile sostenere le piccole imprese che operano in queste aree svantaggiate e dare ai giovani la possibilità di avviare attività imprenditoriali in proprio.
Gli ultimi dati, infatti, segnalano che alle buone perfomances della città di Matera non corrisponde un pari successo negli altri comuni e nella costa jonica metapontina. Si assiste dunque al paradosso che Matera sta destagionalizzando i flussi turistici, ma il turismo balneare subisce una battuta d’arresto, capovolgendo così un paradigma cui eravamo abituati.