Raffaella Anecchino, responsabile del servizio accoglienza e visite alla storica Casa Grotta di vico Solitario nei Sassi di Matera, in una nota esprime la sua posizione rispetto alle problematiche legate ai flussi turistici ospitati nella città dei Sassi nei ponti di aprile e maggi.
Nei giorni scorsi ho letto sui giornali alcuni interventi riguardanti il grande flusso di turisti che negli ultimi anni arriva in modo sempre più massiccio nella nostra città. E ho avuto la sensazione che in molti non abbiano ancora compreso la grande opportunità che questo fenomeno consegna a noi giovani. Certo, il sistema dell’accoglienza va perfezionato. Ma è ovvio che nessuno si aspettava una presenza così massiccia, soprattutto nei fine settimana e ancora di più nei ponti festivi. Io opero nel settore del turismo e verifico quotidianamente gli effetti positivi della presenza di tante persone nella nostra città. In questi ponti festivi centinaia di turisti hanno fatto la fila davanti alla Storica Casa Grotta di vico Solitario, che ho la fortuna di gestire da tanti anni, e nonostante la maturata esperienza di gestione , il maggiora mento delle unità lavorative e l’organizzazione cadenzata dei gruppi in visita, mi sono resa conto che tutto il flusso turistico andava oltre ogni ottimistica aspettativa ma nonostante tutto ci siamo prodigati a far conoscere da vicino la nostra città e le peculiarità della sua storia straordinaria, passata da vergogna nazionale a Patrimonio Mondiale dell’Umanità e ora a Capitale Europea della cultura per il 2019.
Il turismo, insomma, quello non devastante, fa bene alla nostra città e direi a qualunque città per due ragioni, una culturale e l’altra economica. La presenza di altre culture, il confronto con persone che vengono da molto lontano ci aiuta a crescere, ad aprire lo sguardo, invita anche noi al viaggio, alla conoscenza, alla curiosità. Insomma, arricchisce il nostro spirito e la nostra cultura. Prima ancora di essere capitale della cultura siamo capitale dell’accoglienza come disse uno dei giurati di Matera2019 durante la sua visita nella nostra città. Se Matera fosse rimasta per secoli chiusa nel suo recinto, avesse alzato pareti per difendersi dallo straniero credo non sarebbe quella che oggi è: una città aperta, accogliente, curiosa e straordinaria non solo per le sue bellezze architettoniche, per il suo originale paesaggio, ma anche per la sua umanità.
Ma il turismo aiuta anche sotto il profilo economico. E lo dico a ben vedere. Questo segmento del tessuto produttivo non riguarda solo il nostro lavoro, quello delle strutture ricettive, dei ristoranti, dei bar, delle guide turistiche, dei musei e di tanto altro. La crescita della industria della vacanza provoca effetti assai positivi anche su altri settori. Ci risulta che negli ultimi cinque anni siano state aperte più di 70 nuove strutture ricettive, fra b&b, case vacanza, etc. Questo significa che hanno lavorato anche imprese edili, elettricisti, idraulici, geometri, architetti. Se cresce il turismo è un intero sistema produttivo che cresce, è una intera città che cresce. Ricordatevi che il turismo non conosce la cassa integrazione.
Certo, c’è molto da fare ancora: preservare il nostro prezioso e straordinario patrimonio storico artistico, dotare la città, il centro storico e i Sassi di cassonetti per la raccolta differenziata, raddoppiare il servizio di raccolta dei rifiuti e di apposite unità per la pulizia frequente dei percorsi turistici, veicolare meglio i bus turistici verso terminal accuratamente attrezzati alla prima accoglienza, camper e auto verso aree idonee, possibilmente nella prima periferia decongestionando cosi la nostra città dal traffico in entrata , preparare i vigili urbani ad accogliere nel migliore dei modi i turisti, preparare ristoratori e albergatori e tutti gli operatori del settore ad affrontare in modo moderno questa sfida. Ma mi chiedo: quante altre città avrebbero voluto essere al nostro posto pur avendo questi problemi? Personalmente parto dal Eppure tanto è stato fatto fino ad oggi. Chi ha guidato la città a diventare capitale europea della cultura ha un merito davvero grande perchè ha rimesso Matera al centro dell’attenzione nazionale e internazionale, ha abbattuto i confini geografici e culturali ed ha ridato speranza a noi giovani che fino a pochissimo tempo fa erano già pronti con le loro valigie a cercare fortuna altrove. Ora non più. Matera è tornata a essere la nostra casa.
Concludo invitando tutti gli operatori turistico – culturali e i cittadini a confrontarsi pro positivamente con l’amministrazione che guiderà Matera nel 2019 e a sentirsi protagonisti degli ulteriori successi che saremo in grado, tutti insieme, di ottenere.
Raffaella Anecchino, Responsabile servizio accoglienza e visite Storica Casa Grotta di vico Solitario
brava! le tue indicazioni sono dettate dal buon senso. Fare le cose per benino non ci vuole poi molto, basta essere persone serie ed intellettualmente oneste. E’ difficile? io credo di no!