La prima neve (sino a 60 cm alla Sellata Pierfaone, 65 cm al Sirino) dovrebbe favorire l’avvio del turismo bianco in Basilicata, ma le notizie che si possono ottenere consultando il sito www.sciareinbasilicata.in non sono confortanti. Non tutti gli impianti delle sette località sciistiche della provincia di Potenza sono aperti e funzionanti. Lo riferisce il monitoraggio del Centro Studi Turistici Thalia sottolineando che il Volturino salterà un’altra stagione, a causa dei ritardi dovuti alla malaburocrazia, mentre si è in attesa di buone notizie da Viggiano anche grazie agli utilissimi aggiornamenti in tempo reale attraverso il sito web dedicato che informa l’appuntamento imperdibile di domani nel Parco del Pollino per la terza edizione della più grande ciaspolata amatoriale del Sud Italia organizzata dalla rivista Al Parco in collaborazione con il portale Sciare in Basilicata.
Per il Centro Studi Turistici Thalia la “raccomandazione” ad operatori pubblici e privati (sono una trentina le strutture ricettive censite dal portale che offrono ospitalità) è identica alla stagione precedente: tenere conto dei limiti oggettivi delle nostre stazioni sciistiche, alla domanda di sci low cost e comunque a buon mercato, alla necessità di abbinare l’attività sportiva sulle piste con itinerari e programmi in grado di attrarre i due target fondamentali: le famiglie e i giovani.
L’andamento nazionale del “turismo bianco” settore importante all’interno del comparto turistico, con un fatturato che rappresenta oggi, a livello nazionale, l’11,3% del sistema turistico italiano – afferma Arturo Giglio, segretario del C.S. Thalia – preoccupa, nonostante una attentissima politica dei prezzi che gli albergatori da soli, senza alcun incentivo pubblico, hanno attuato assecondando il grave momento che il turismo intero sta attraversando, sobbarcandosi iniziative promozionali ed offerte che purtroppo, alla luce dei risultati, non sono riuscite ad invertire una tendenza al ribasso. Dobbiamo principalmente fare i conti con due aspetti che in provincia di Potenza segnano ogni attività di “turismo bianco”: non possiamo competere con l’offerta del Nord e del centro Italia; la sempre minore disponibilità di spesa e di giornate da dedicare allo sci. Ma forse da svantaggi questi due fattori possono diventare opportunità per attrarre nuovi flussi turistici pugliesi, campani e anche laziali, in quanto i comprensori sciistici lucani sono i più vicini ed hanno costi accessibili. Per quanti decidono di trascorrere più giornate sulla neve – sottolinea Giglio – fondamentale è l’attrattore Matera e in questi giorni l’evento del Presepe Vivente nei Sassi. Per chi non scia si devono proporre pacchetti dedicati ad assicurare il benessere fisico, mentale e spirituale e offrire l’opportunità di avvicinarsi ai principi di vita, salute e alimentazione naturale attraverso le vacanze. L’Osservatorio italiano del turismo montano – Sky Pass Panorama Turismo – ci aiuta ad interpretare il desiderio di soggiornare in montagna per leisure. Quindi, più gente sulla neve, ma anche per il piacere di pranzare in un rifugio gustandone i piaceri legati all’enogastronomia, allo shopping o alle visite ai rifugi, senza mettere mai gli sci ai piedi: sono i clienti definiti Slons, snow lovers no skiers. È invece la spinta adrenalinica a indirizzare molti giovani alla scelta della disciplina così come del luogo di vacanza, come la possibilità di svolgere trekking fotografici invernali (un mix equilibrato di percorsi sulla neve, con ciaspole o sci da fondo, e di corsi per imparare le tecniche fotografiche) e il soggiorno de-localizzato, per risparmiare garantendosi però la possibilità di sciare nelle località top.
Per il C.S. Thalia occorre intercettare le “nuove passioni” che coinvolgono un numero sempre maggiore di persone, soprattutto giovani, quali:
1. gourmet sulla neve: montagna bianca e cucina vanno di pari passo, ma la nuova passione è quella legata alla ricerca di località che sappiano esprimere esperienze “gourmet”, anche in formato short, come possono essere aperi-cena, degustazioni, street food, etc., oppure cene stellate in quota;
2. adrenalina: tutto ciò che fa provare una forte spinta adrenalinica è “passione” per i giovani, che scelgono il proprio luogo di vacanza anche in base all’aggregazione tribale che lì si può trovare;
3. benessere e leisure: si cercano luoghi dove alla possibilità di praticare discipline sportive vi sia – insieme – anche quella di trascorrere un po’ di tempo in Spa e beauty farm e di trovare luoghi di divertimento e socializzazione;
4. trekking fotografici invernali: in sostanza, un mix equilibrato di percorsi sulla neve – da fare con ciaspole, sci da fondo, etc. – e di corsi per imparare le tecniche fotografiche;
5. soggiorno de-localizzato: per risparmiare sul soggiorno ma mantenendo la possibilità di sciare nelle località top, molti giovani prenoteranno in alberghi limitrofi come pure affitteranno appartamenti de-localizzati.