Non saranno certo le camere di albergo e dei B&B di Potenza e dei comuni limitrofi già tutte prenotate da giorni in previsione dell’Anno che verrà-Capodanno Rai da Potenza per ospitare maestranze, staff e artisti,e pochi, pochi turisti, a risollevare l’andamento turistico del fine anno. La previsione è di ripetere le 10mila unità tra arrivi e presenze che ha rappresentato il numero massimo raggiunto in tutto il mese di dicembre 2016 a Potenza a cui aggiungere 2-3 mila nell’hinterland in occasione della prima volta dell’Anno che verrà da Potenza. Sia chiaro una quota di rispetto che rappresenta circa il 10% del totale di arrivi e presenze nel capoluogo in un anno intero ma che non basta anche se non è possibile alcun raffronto con le 80 mila unità tra arrivi e presenze di dicembre 2018 a Matera. Lo evidenzia Michele Tropiano, presidente Federalberghi-Confcommercio Potenza commentando i principali risultati della consueta indagine sulle vacanze degli italiani, realizzata da Federalberghi nazionale con il supporto tecnico dell’istituto ACS Marketing Solutions. Se a livello nazionale gli italiani che si godranno una vacanza tra Natale e Capodanno fanno segnare un incremento del 9,82% rispetto allo scorso anno da noi – ad eccezione di Matera dove l’incremento è prevedibile per arrivi e presenze di italiani e stranieri – non è così. Ci riempie d’orgoglio la circostanza – prosegue – che l’Italia sia di gran lunga la destinazione scelta dagli italiani, con l’89,9% di preferenze a Natale ed il 69,4% a Capodanno. E’ un dato che conferma come il nostro sistema Paese continui ad esprimere un’offerta di qualità, che viene riconosciuta e premiata dal mercato, e ci spinge a perseverare nell’impegno per un miglioramento continuo”. “Siamo comunque consapevoli – dice ancora Tropiano – dello scarso appeal dell’intero prodotto turistico Basilicata a dicembre che con 137 mila tra arrivi (47mila) e presenze (90mila) registrati a dicembre 2018 rappresenta solo il 3,4% del movimento turistico dell’intero anno. Sicuramente ci sono anche limiti di natura attrattiva lasciando operatori e commercianti in troppi comuni a doversi occupare persino delle luminarie”.
Queste le previsioni generali Federalberghi
NATALE
Saranno 9,8 milioni gli italiani che si muoveranno per le vacanze di Natale (+9,3% rispetto al 2018). L’89,9% resterà in Italia (87,9% nel 2018) contro un 10,1% che sceglierà l’estero. La classifica delle destinazioni italiane preferite vede in testa le città diverse da quella di residenza (39,8% dei casi), seguite dalla montagna (22,1%), dalle città d’arte (21,3%) e dal mare (11,2%). Per la scelta dell’alloggio, si darà priorità alla casa di parenti o amici (nel 43,1% dei casi), mentre il 25,0% opta per il comfort dell’ospitalità alberghiera. A Natale gli italiani in vacanza dormiranno in media 6 notti fuori casa (6,2 nel 2018) per una spesa media pro-capite (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti) di 771 euro (667 in Italia e 1.889 all’estero). Il turismo si conferma un driver eccezionale per l’economia del territorio: la gran parte della spesa dei viaggiatori sarà destinata ai pasti (26,6%) e allo shopping (23,5%). Il viaggio assorbe il 20,8% del budget, mentre solo il 10,3% sarà destinato all’alloggio. Il giro d’affari sarà di circa 7,6 miliardi di euro, facendo registrare una crescita del 7,9% rispetto allo scorso anno. Il vecchio detto “Natale con i tuoi” trova conferma anche quest’anno: il 57,6% degli italiani approfitterà delle feste per raggiungere la propria famiglia. Altri motivi che orientano la scelta della vacanza sono la ricerca di relax (50,5%) o del divertimento (25,5%) e la possibilità di andare alla scoperta di una località mai visitata in precedenza (11,3%). Durante questi giorni, le attività principali consisteranno in passeggiate (38,7%), partecipazione ad eventi e spettacoli (25,2%), escursioni e gite (22,1%) e visite a musei, mostre e monumenti (21,4%).
COME CAMBIA IL MODO DI PRENOTARE LA VACANZA
Il 66,1% degli italiani (contro il 65,2% dello scorso anno) dichiara di organizzare le proprie vacanze basandosi su informazioni pubblicate sui social media o sui siti specializzati. La rete è utilizzata per verificare le caratteristiche della struttura scelta (40,7%), per conoscere e comparare i prezzi (37,1%) e per ottenere informazioni sulla destinazione (31,4%). Solo il 20,5% ritiene che in rete si trovino opinioni spontanee e sincere. Gli utenti più smaliziati, che nutrono meno fiducia verso i social media, sono gli utenti più giovani (età compresa tra 18 e 24 anni) e quelli con un titolo di studio superiore. Più della metà dei nostri connazionali (il 57,8% a Capodanno e il 50% a Natale) ha prenotato l’alloggio per queste vacanze contattando direttamente la struttura tramite il sito internet, il telefono o l’e-mail. La prenotazione diretta costituisce un’abitudine sempre più diffusa, grazie alla quale è possibile confezionare una vacanza su misura e ottenere trattamenti di favore che non sono disponibili sugli “scaffali” dei grandi supermercati online. Altrettanto significativa (il 60,5% a Capodanno e il 57,1% a Natale) è la quota di coloro che hanno prenotato la struttura alberghiera o extralberghiera con più di due mesi di anticipo. Anche in questo caso, si tratta di un accorgimento molto utile: chi prenota per tempo ha maggiore possibilità di scelta e spesso può accedere alle tariffe più convenienti previste per il cosiddetto “early booking”.
I MOTIVI DELLA NON VACANZA
I motivi principali che inducono il resto della popolazione italiana a non effettuare nemmeno un pernottamento fuori casa a Natale e/o Capodanno sono legati essenzialmente ai motivi economici (42,8%, in calo rispetto al 44,3% dello scorso anno). Seguono i motivi familiari (25,3%) e i motivi di salute (21,4%). Il 23,9% dichiara che andrà in vacanza in un altro periodo, a conferma del fatto che gli italiani hanno imparato a far le ferie anche al di fuori dei periodi canonici.