Piero Scutari, presidente Centro Studi Turistici Thalia, sottolinea in una nota l’opportunità offerta dalla Rete Sud per rilanciare il turismo lucano. Di seguito la nota integrale.
Nel cambio di passo che invoco per il turismo lucano c’è anche una strategia di marketing del turismo del Sud. Mi spiego: oggi il turismo in tutte le regioni meridionali messe insieme raggiunge quasi 24 milioni di pernottamenti l’anno che, per avere un’idea del suo potenziale inespresso, sono leggermente superiori a quanti ne realizza solo l’isola di Creta (19 milioni) o la Costa Azzurra-Provenza (21 milioni). E’ evidente che una piccola regione come la nostra che non ha aeroporti e porti deve fare rete innanzitutto con Puglia e Campania. Mi pare particolarmente significativo, in proposito, l’inserimento della città di Matera nel programma delle crociere di punta della prossima Pasqua da parte della compagnia Azamara che può aprire un nuovo capitolo dell’indotto del turismo delle crociere fatto principalmente di escursioni. Anche una visita di poche ore ai Sassi di Matera dei croceristi ha un ritorno immediato per l’economia locale e a breve-medio di immagine ed attrazione perché, come confermano le statistiche, i crocieristi tornano nel luogo di escursione considerato suggestivo.
Analogo ragionamento si può fare con il porto di Salerno interessato da progetti e programmi di crociere e per le strutture aeroportuali di Bari e Napoli, sempre in attesa che qualcosa di serio accada per il rilancio, tante volte promesso e puntualmente disatteso, dell’aeroporto di Pontecagnano-Salerno.
Per gli operatori turistici lucani non si tratta certo di una novità: in passato sono state tante le iniziative di cataloghi e pacchetti di soggiorno che specie per i turisti stranieri abbinano visite-pernottamenti, per fare alcuni esempi, a Capri-Pompei e a Maratea (per il mercato russo) e Bari-Alberobello a Matera. La questione centrale è quella di superare l’episodicità dell’iniziativa magari affidata esclusivamente al coraggio imprenditoriale di albergatori e agenti di viaggio e T.O. lucani per arrivare ad un prodotto “turismo al Sud” dal quale la Basilicata ha tutto da guadagnare in termini di attrazione di nuovi target di visitatori.
Tra le regioni a trend migliore l’Europa mediterranea e del Sud, che ha concluso l’anno a più 6 per cento, superata di un punto da quella centrale e dell’Est.
Il 2013 è stato un anno eccellente per il turismo internazionale. In pratica il comparto turistico è uno dei pochissimi settori che hanno dato segnali positivi a molte economie del pianeta. Ciò nonostante la Basilicata non è cresciuta, dimostrando di non sapersi adattare perfettamente alle mutate condizioni di mercato.
Bisogna rinnovare le politiche di sviluppo turistico regionale, bisogna partire da quegli elementi che il mercato cerca e da ciò che naturalmente fa parte delle caratteristiche del territorio.
La nostra proposta: nell’incontro che il Presidente Pittella ha sollecitato con i colleghi delle Regioni del Sud si affronti anche quest’aspetto del turismo interregionale, prevedendo l’utilizzo dei nuovi Programmi regionali FESR 2014-2020 in pochi progetti comuni, per reggere la concorrenza di altre Regioni ed aree dell’Europa, su tutte le isole Baleari (Spagna), che da tempo fanno “rete” e “sistema” con la formula dei prezzi bassi e qualità di servizi. E’ un’opportunità per il turismo di questa Regione, ma come ogni sfida, sono necessari cambiamenti, evoluzione, confronto, e mai come adesso offrire opportunità a coloro che vogliono essere attivi nel creare attività turistiche.
Piero Scutari, presidente Centro Studi Turistici Thalia
Feb 01