Nella giornata della festa della Repubblica si torna finalmente a mangiare negli agriturismi con una buona presenza ai tavoli. Non mancano i casi di prenotazioni da “tutto esaurito” anche perché comunque i posti sono diminuiti per le prescrizioni Covid. Altra tendenza positiva: le prenotazioni per il soggiorno in agriturismo stanno arrivando e comunque le strutture ricettive del turismo rurale presentano caratteristiche tali da garantire prenotazioni flessibili e soggiorni in linea con le disposizioni che sono state emanate. Così Turismo Verde, l’Associazione per la promozione agrituristica di Cia-Agricoltori, in occasione delle riaperture del servizio ristorante al chiuso e a feste e cerimonie dal 15 giugno, dell’addio al coprifuoco dal 21 e in attesa della definitiva zona bianca per tutta Italia.
“Siamo tornati a lavoro – dice la presidente di Turismo Verde Basilicata Piera Bianco – con una grande carica anche se recuperare il fatturato perduto che in un anno varia, secondo i comuni che sono stati collocati in “zona rossa” e i periodi differenziati di chiusura, tra il 70 e l’80%, non sarà possibile. Ma almeno contiamo sulla stagione estiva e sulla grande voglia di tornare da noi a mangiare i piatti della cucina contadina e della tradizione. Consigliamo quindi a chi ha già prenotato di contattare l’agriturismo per concordare – se necessario – un eventuale cambio di data ma non di cancellarla. Allo stesso modo, chi non ha ancora prenotato, di contattare la struttura ricettiva scelta ed accordarsi per una soluzione flessibile, che consenta di cambiare le date del soggiorno in caso di necessità. Ricordiamo ai turisti italiani che è possibile usufruire del bonus vacanze anche in agriturismo: l’importo è 150 euro per i nuclei composti da una sola persona; 300 euro per i nuclei di due persone; 500 euro per i nuclei di tre o più persone”.
I titolari di agriturismi inoltre sottolineano che la disposizione di mantenere almeno un metro di distanza tra i tavoli riduce drasticamente gli spazi disponibili per il servizio e attendono comunicazioni definitive sull’abolizione dell’obbligo di massimo quattro persone a tavolo, altro limite all’attività e soprattutto alla convivialità.
Il criterio della flessibilità – aggiunge Turismo Verde – sarà al centro dell’offerta turistica dei prossimi mesi e gli agriturismi lo confermano già da molte realtà, sono pronti a riprogrammare il soggiorno secondo le esigenze dei turisti, senza necessità di annullare le prenotazioni già fatte. Ormai una prassi, l’accoglienza in sicurezza, rispettando il distanziamento, l’uso della mascherina e ora anche l’introduzione del green pass per le cerimonie o le nuove norme, comunque meno stringenti, per i centri estivi. Inoltre, sottolinea l’Associazione Cia, resta per i turisti italiani l’opportunità del bonus vacanze anche in agriturismo, a disposizione di famiglia, gruppi, ma anche per viaggiatori solitari.
Anche per quanto riguarda gli arrivi dall’estero, continua Turismo Verde-Cia, si spera di recuperare le perdite dello scorso anno, ma anche di questo 2021 che nel primo trimestre ha perso il 74,9% delle presenze totali (-64,5% per gli italiani e -89,6% per gli stranieri). L’auspicio è di confermare i circa 30 milioni di turisti stranieri previsti e che saranno per lo più europei, visto che potranno entrare in Italia a specifiche condizioni, compilando il Passenger Locator Form, ma senza obbligo di quarantena.
Per Turismo Verde-Cia, dunque, il settore agrituristico non va chiaramente lasciato solo e serviranno aiuti importanti anche nell’ambito del Sostegni bis. Quindi, bene i nuovi contribuiti a fondo perduto anche se deboli rispetto alle reali esigenze delle imprese agrituristiche e attenzione a non cancellare il riferimento alle ore lavoro nella valutazione del rapporto di connessione tra attività agrituristiche e agricole. Va scongiurato il rischio confusione tra regioni.