Dopo la conferenza stampa dell’11 settembre scorso nel Fuori Expo del Mondadori Multicenter di Milano, si sposta a Matera la riflessione del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano sulla sicurezza alimentare e del territorio. La giornata formativa dal titolo “TuteliAmo le Tipicità Lucane” è prevista per il prossimo 13 ottobre nella location di Palazzo Lanfranchi di Matera a partire dalle 9.00 di mattina: una nuova occasione per approfondire le questioni legate all’importanza di garantire la legalità di un territorio. Ad intervenire all’iniziativa il Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella e l’Assessore regionale all’Agricoltura Luca Braia, il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, il Presidente della Provincia di Matera Francesco De Giacomo, il Presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Domenico Totaro, il Comandante del Corpo Forestale dello Stato della Regione Basilicata Antonio Mostacchi, il Prof. Balduino Simone Dirigente Generale della Polizia di Stato a r.
Organizzata in collaborazione con la Regione Basilicata e il Corpo Forestale dello Stato, è un’iniziativa per gli operatori della sicurezza (Polizia, Carabinieri, C.F.S. Polizie locali) e rivolta ai produttori col fine di migliorare e coordinare l’operato delle forze dell’ordine nell’ambito dell’antisofisticazione alimentare; illustrare le procedure utili a tutelare il ricco e variegato patrimonio agroalimentare del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano e della Basilicata intera; formare e sensibilizzare “la gente del Parco” costituita in prevalenza da agricoltori operosi e da piccoli imprenditori agricoli proiettati verso la valorizzazione delle produzioni enogastronomiche locali; rendere nota l’attività di controllo del C.F.S. sul territorio. Sarà dunque un momento formativo nel corso del quale si illustrerà il nuovo lavoro del Prof. Balduino Simone, Dirigente Generale della Polizia di Stato a r., dal titolo “La Polizia Amministrativa, la Polizia di Sicurezza e la Tutela del Territorio”. L’ultima fatica dell’autore, data alle stampe grazie all’impegno del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, pone al centro dell’attenzione la necessità di fondare sulla legalità quel complesso di regole che disciplinano le tante attività e i servizi necessari ad una comunità.
Nel corso della giornata, a partire dalle 9.00, verrà illustrato il testo in tutte le sue tematiche: dalla tutela del territorio che diventa onere prioritario per tutte le Istituzioni, tra cui con un ruolo fondante gli Enti locali, fino alla sicurezza ambientale, urbana ed alimentare. Si tratta, infatti, di un lavoro editoriale completo e dettagliato che agevolerà gli operatori incaricati di tutelare il territorio e che l’Ente Parco Nazionale dell’Appennino Lucano ha da subito ritenuto di grande valore scegliendo, per tali ragioni, di sostenerlo.
Uno dei temi trattati nel testo è la sicurezza urbana che diventa presupposto fondamentale per la tutela dell’ambiente, specie in un territorio come quello lucano in cui ambiente urbano e ambiente cittadino in alcuni casi si compenetrano, fino ad identificarsi. Per questo motivo il controllo del territorio a livello locale, sia per ciò che riguarda le prescrizioni che per ciò che concerne i controlli, è condizione primaria per il rispetto delle normative di carattere nazionale a cui è soggetta un’area protetta.
Nel manuale, un’attenzione particolare viene riservata alla tutela ambientale, di vitale importanza per educare i cittadini alla legalità e al rispetto delle regole, ma anche per fare di essi i primi controllori dei processi di produzione e trasformazione di prodotti naturali, e i portatori di stili di vita virtuosi e ispirati al senso civico.
Tra le tematiche affrontate anche quelle della sicurezza degli alimenti e dell’igiene, due facce della stessa medaglia da tenere in debito conto nella nostra società globale, dove diventa di primaria importanza controllare i processi produttivi e la derivazione degli alimenti. Senza dimenticare i controlli necessari sugli alimenti provenienti direttamente dal ciclo di produzione e trasformazione agricola, la cui sicurezza alla fonte è essenziale e può essere garantita solo da un lavoro sinergico di tutte le articolazioni di polizia addette al settore.
Che senso ha continuare a fare tavole rotonde, incontri e altro, sul tema della “Tutela del territorio” e, contemporaneamente manifestare una totale incapacità, connivenza e negazione (anche di fronte alle evidenze) di fronte a situazioni che avvelenano l’aria, le sorgenti, le terre, le acque e rubano la salute dei cittadini?
E’ tutto un grosso bluff.!