L’UCI invita il Dipartimento agricoltura a non dimenticare le fattorie didattiche lucane, la cui attività per l’anno in corso è stata compromessa dal coronavirus. Di seguito la nota intgrale.
Apprendiamo che nei giorni scorsi (il 25 giugno) l’assessore regionale all’agricoltura Fanelli ha riunito un tavolo verde per illustrare alcune iniziative assunte dal suo Dipartimento per venire incontro alle aziende agricole la cui attività è stata limitata dal coronavirus. In particolare, apprendiamo dagli organi di informazione, – ha precisato Saverio Buono presidente provinciale dell’Unione coltivatori italiani (UCI) – che ha lasciato all’autorità di gestione del PSR 2014-2020, il compito di illustrare, due interventi che dovrebbero rappresentare “una prima risposta alle esigenze di liquidità del mondo agricolo”. Ricorrendo ad una nuova misura del PSR intende concedere una sovvenzione globale alle aziende agricole che esercitano l’attività di agriturismo, Il contributo erogabile è stato fissato fino a un massimo di 7 mila euro. Un altro intervento che riguarderà le aziende agricole che hanno maggiormente subito danni dal Covid é stato, al momento solo annunciato, perchè gli elementi di dettaglio non sono stati precisati in quanto saranno definiti successivamente.
Sorvoliamo sul fatto che Fanelli,in linea con altri suoi predecessori,non sappia rinunciare alla politica degli annunci e, ancora una volta,abbia evidenziato scarso garbo istituzionale limitandosi a ringraziare “le organizzazioni agricole (del tavolo verde dobbiamo dedurre) per il lavoro svolto, congiuntamente con il Dipartimento, nei periodi di maggiore criticità a causa della pandemia”. Dimenticando che sul territorio, in quel difficile frangente, hanno operano anche diverse altre che hanno dato il proprio contributo non chiudendo del tutto gli Uffici (come la scrivente)e continuando a fornire servizi alle aziende associate, perché, diversamente, avrebbe fatto bene ad indirizzare un ringraziamento anche quante non presenti a quel tavolo. Mentre, desideriamo invece manifestare la condivisione per l’iniziativa a sostegno delle aziende agrituristiche lucane in evidente difficoltà per una utenza regionale drasticamente ridotta a causa della pandemia e per l’assenza dei flussi turistici di fuori regione. In particolare da parte delle famiglie pugliesi – ha voluto puntualizzare Buono dell’UCI- che, come è noto apprezzano la bellezza della campagna lucana ed i rinomati prodotti della sua agricoltura.
Vogliamo però cogliere l’occasione, per ricordare all’assessore, all’autorità di gestione e al direttore dell’ALSIA di non dimenticare ed abbandonare le circa trenta fattorie didattiche lucane, perché anch’esse hanno avuto una seria contrazione di attività, mentre hanno dovuto far fronte agli oneri di adeguamento degli ambienti che ospitano le scolaresche, di sicurezza attiva e passiva e a quelli assicurativi. Anche a queste aziende, il Dipartimento deve trovare la modalità di erogare un contributo a fondo perduto. Altrimenti si creerebbe una grave ed insopportabile discriminazione con gli agriturismi. Attendiamo di conoscere dal Dipartimento quale iniziative intenderà assumere – ha così concluso il presidente Buono.