“Il Rapporto Svimez presentato a Potenza nel corso dell’incontro organizzato nell’aula magna dell’Unibas, conferma il quadro negativo dell’economia nella nostra regione e rispecchia pari passo il dramma del Sud Italia. Un territorio lucano che stenta a ripartire a causa dell’assenza di misure strutturali: l’Ugl continua a sostenere e manda a dire con determinazione a chi si nasconde dietro un dito che, continuiamo ad essere di fronte ad una situazione della quale tutti sanno, ma tutti fanno finta di non sapere quando si tratta di introdurre misure strutturali. Non si può parlare di ripresa economia se la Basilicata non riparte con orgoglio dal lavoro”.
Lo dicono il segretario generale dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e il segretario provinciale dell’Unione territoriale del lavoro di Matera, Pino Giordano sul rapporto Svimez.
“I dati diffusi oggi dallo Svimez confermano che la crisi del Mezzogiorno non può essere risolta con i palliativi tanto decantati da questo Governo Nazionale e Regionale. La Basilicata è in forte fase stagnante dal livello occupazionale, economico, strutturale, sociale. Non possiamo dire – tuonano forte Tancredi e Giordano – che dalla relazione precedente ad oggi, ci sia stato un cenno e volontà di affrontare un problema. La sanità registra livelli di trasferimenti verso altre regioni con dati preoccupanti, circa 40 imprese lucane nel 2016 hanno portato i libri in tribunale, dal primo gennaio 2009 al 30 giugno scorso i fallimenti in totale sono stati 380. Di tutto e di più, di lungo e in largo, l’Ugl in Basilicata ha sempre denunciato l’incapacità della governance lucana nel voler tentare di affrontare una crisi lunga che si protrae da anni. Nei vari convegni sul Sudact a Matera e a Potenza, sono state raccolte idee e riflessioni inserite in documenti consegnati alle Istituzioni con programmi di azioni efficaci per la rinascita economica, sociale e culturale del nostro territorio ma la politica, solo perché l’Ugl in Basilicata è libera, di questi consigli ha fatto ‘orecchie da mercante’ incurante di importanti proposte da utilizzare come toccasana per colmare il vuoto lasciato dalla politica. Occorrono misure straordinarie e di forte, quanto immediato, impatto sul piano degli investimenti pubblici, della fiscalità, degli incentivi all’occupazione e del contrasto alla povertà e serve soprattutto riallacciare il confronto con tutte le parti sociali, nessuna esclusa, che hanno molto da dire e da proporre come abbiamo dimostrano, ad esempio, con le conferenze sul Mezzogiorno che noi Ugl abbiamo portato avanti nell’ambito dell’iniziativa SudAct. Si dica la verità – proseguono i sindacalisti – l’Ugl sostiene che nessuna impresa lucana vede segnali di miglioramento dove colpa, è il perdurare dello stato di difficoltà che si ripercuote sulla capacità di investimento e dove, altissima è la percentuale che segnala di non avere ancora l’esigenza o la forza per prendere nuovo personale. Per l’Ugl, servono sgravi fiscali, ancora una volta la politica ha sottovalutato questi aspetti ignorando lo stato di agonia in cui si trovano le imprese. E’ il momento di passare all’azione, rivitalizzando i sistemi integrati delle strutture in Basilicata; rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione; migliorare l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione; promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, il settore agricolo; tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse; promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete; promuovere l’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori; promuovere l’inclusione sociale, combattere la povertà e ogni forma di discriminazione; investire nell’istruzione, formazione e formazione professionale, per le competenze e l’apprendimento permanente; rafforzare la capacità istituzionale e promuovere un’amministrazione pubblica efficiente. Così come è stato illustrato – concludono Tancredi e Giordano – ,per l’Ugl il Rapporto Svimez ha riconfermato le condizioni drammatiche della nostra regione e la governance non può far finta di nulla”.