“Oggi si registrano nel nostro territorio regionale, sommando le due Province, circa 20 mila lavoratori interessati dalla cassa integrazione (di questi sono molti in cassa straordinaria, con ben poche speranze di rientrare), e circa 200 le aziende metalmeccaniche medio – piccole che si sono rivolte agli ammortizzatori sociali come un’ancora di salvezza”.
E’ quanto afferma Giuseppe Giordano, segretario regionale dell’Ugl Basilicata metalmeccanici, per il quale, “serve proporre un protocollo d’intesa che preveda l’accesso facilitato al credito agevolato per le piccole imprese metalmeccaniche, un accordo con le banche per anticipare ai lavoratori la cassa integrazione, un fondo delle Camere di commercio per sostenere misure alternative ai licenziati ed il monitoraggio periodico della situazione. Diamo risposte concrete ai bisognosi, alle famiglie, ai disoccupati ed ai lavoratori che nella regione Basilicata vivono eternamente alle spalle di quel misero sussidio che i genitori vergognosamente possono concedere. Il Governo si occupi di programmazione, di salvaguardia e creazione di nuovi investimenti e posti di lavoro: la famiglia – conclude Giordano – è per noi Ugl un valore, e come tale deve essere difesa ma, la cosa più grave è che da una parte c’è il mondo politico, senza esclusione per nessuno, che vede la famiglia come una risorsa per il proprio futuro politico, un serbatoio di voti da sfruttare sul territorio indipendentemente dal colore delle proprie Bandiere o Religioni, dall’altra e soprattutto al Sud Italia, la sera a casa ci sono almeno tre o quattro bocche da sfamare e si è disoccupati e senza certezze sul proprio futuro”.