Le Segreterie UGL Sanità Matera e UGL Medici Basilicata comunicano che sono state depositati presso il Tribunale sezione Lavoro di Matera i ricorsi per richiedere, a nome e per conto degli iscritti che hanno affidato il mandato al legale di fiducia del sindacato la restituzione della trattenuta del 2,5% sulla retribuzione lorda dei dipendenti pubblici. Di seguito la nota integrale inviata dal Commissario UGL Sanità Matera Giovanni Sciannarella, dal Referente ASM UGL Sanità, Marco Bigherati e dal Segretario UGL Medici Basilicata, Angelo Fracchiolla.
Come dimostrano i recenti arresti giurisprudenziali della Corte Costituzionale e dei vari Tribunali italiani in tema di illegittimità della ritenuta pari al 2,5% dello stipendio mensile operata dalla Pubblica Amministrazione nei confronti dei propri dipendenti soggetti al regime del Trattamento di Fine Rapporto non lasciano ormai dubbi di sorta sulla bontà del diritto di questi ultimi ad ottenere la restituzione di tali somme, indebitamente decurtate dal proprio stipendio.
Alla base del contenzioso vi è il passaggio dal vecchio regime del Trattamento di Fine Servizio (TFS), che prevedeva una contribuzione mensile a carico del lavoratore effettuata tramite una trattenuta del 2,5% calcolata sull’80% dello stipendio lordo, al regime del Trattamento di Fine Rapporto (TFR), applicato a tutti coloro che sono stati assunti dalla Pubblica Amministrazione a decorrere dal gennaio 2001 e che, al contrario, non prevede alcuna contribuzione da parte del lavoratore.
Nel dettaglio, dunque, il personale interessato dal contenzioso finalizzato al rimborso delle trattenute del Tfr illegittime è costituito dai lavoratori dipendenti del pubblico impiego assunti a partire dal 1° gennaio 2001 e riguarda tutte quelle somme indebitamente decurtate dallo stipendio mensile sotto la voce di “abbattimento lordo per Tfr” a decorrere dal gennaio 2011 (data di effettiva entrata in vigore del nuovo regime del Tfr, disposto dal D.L. n. 78/2010 convertito nella Legge n. 122/2010).
Gli importi da richiedere in giudizio, dunque, pur variando a seconda della posizione rivestita da ogni singolo lavoratore, si aggirano su cifre importanti, dal momento che i dipendenti assunti dal gennaio 2001 in poi hanno diritto a chiedere la restituzione di quelle quote del Tfr indebitamente detratte a decorrere dal gennaio 2011, il tutto oltre interessi legali e rivalutazione monetaria.
Nel caso in cui, quindi, un lavoratore del pubblico impiego assunto dopo il 31.12.2000 e rientrante per legge nel regime di Tfr si sia visto, o veda tuttora, sottrarre dalla propria busta paga somme di denaro a titolo di trattenuta mensile per il Tfr sarà con ogni probabilità legittimato a richiedere la restituzione di tali importi. Per tanto si è reso necessario instaurare una vertenza giudiziale nei confronti del datore di lavoro, in questo caso La ASM, volta ad ottenere la corresponsione di quanto indebitamente detratto e la cessazione della suddetta trattenuta del 2,5% della retribuzione lorda mensile.
Per ulteriori informazioni sull’instaurata controversia si invita tutti i lavoratori che ancora non hanno aderito ad assumere tempestivi contatti con gli scriventi, al fine di avere informazioni in ordine alla documentazione occorrente ed organizzarsi per inoltrare gli atti necessari ad interrompere il decorso dei termini di prescrizione quinquennali previsti dalla legge (nella consapevolezza che, spirato inutilmente tale termine, nessuna richiesta di rimborso o ristoro potrà essere legittimamente avanzata sul punto, essendo intervenuta la decadenza dal relativo diritto).
Rimaniamo a Vs. completa disposizione per ogni ulteriore informazione e/o chiarimento in merito.
Il Commissario UGL Sanità Matera Giovanni Sciannarella, il Referente ASM UGL Sanità, Marco Bigherati e il Segretario UGL Medici Basilicata, Angelo Fracchiolla