“Sin dal 1° giugno 2013, l’Ugl ha informato e chiesto alle Province di Potenza, Matera ed alla Regione Basilicata di non sospendere i pullman da e per la Fiat di Melfi nel mese di agosto facendo capire che non ci sono solo i lavoratori dei reparti ma anche quelli dell’indotto, i manutentori, i pompieri, gli impiegati e gli addetti alla vigilanza”.
E’ quanto dice il segretario regionale dell’Uglm Basilicata, Giuseppe Giordano per il quale, “siamo alle solite, un problema che si ripete a Pasqua, a Natale e durante il mese di agosto: il trasporto dalla e per la provincia di Matera a Melfi, direzione stabilimenti Fiat Sata e Barilla, non è assicurato. Questa volta, da giovedì scorso 8 agosto, si è fermato tutto. Ma –prosegue il sindacalista Ugl – non ci sembra davvero giusto che si debba gravare così pesantemente sulle già provate forze dei lavoratori, coloro che non vanno necessariamente in ferie insieme agli altri. E’ davvero un disagio a ‘senso unico’: nel senso che sull’altro versante della regione, la provincia di Potenza, il servizio di autolinee prosegue normalmente la sua attività. Perché questa disparità territoriale a discapito dei viaggiatori materani privati di un’opportunità che ad altri lavoratori non è venuta meno?” chiede con evidente amarezza il leader dell’Ugl metalmeccanici, Giordano. “Le ristrettezze economiche in cui versa l’ente Provincia di Matera sono note. Per quanto, per questa volta non ci sono state assicurazioni anzi, dal palazzo di via ‘Ridola’ hanno scritto al sottoscritto che per tale servizio necessitavano bel 90mila euro ma, siamo stati fino all’ultimo speranzosi in una diversa organizzazione del trasporto da e per Melfi. Niente, sui tre turni la soppressione delle corse significa non aver risolto i problemi di organizzazione e razionalizzazione all’interno delle ditte di autotrasporto che gestiscono queste corse e, soprattutto quelli di ordine economico. Per quanto, – continua Giordano – non stiamo parlando di chissà quali lussuosi mezzi. L’Ugl che vuole far conoscere pubblicamente le difficoltà dei lavoratori, tiene a far sapere anche che in questi giorni di caldo africano, i mezzi hanno viaggiato con gli sportelli aperti. Non certo per negligenza del personale, che si fa in quattro, ma perché non si poteva respirare. Adesso – conclude Giordano – neppure questo servizio minimo, è più assicurato. Dovrebbe riprendere il 26 agosto, nel frattempo per chi deve continuare a lavorare niente servizio pubblico”.