“L’Ugl chiede alla Regione Basilicata un intervento urgente per sopperire alle difficoltà economiche del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto e consentire il pagamento delle spettanze al personale dipendente: dal lontano mese di novembre 2013 a tutt’oggi che i dipendenti non percepiscono il loro stipendio”.
Forte è la denuncia del segretario provinciale dell’Ugl agricoltura e foreste di Matera, Michele Adamo e del rappresentante aziendale Ugl dell’Ente consortile, Rocco Morando per i quali, “ci appelliamo al buon senso del Presidente della Giunta Regionale, Marcello Pittella ed all’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Michele Ottati, affinché, la mala gestione del Consorzio vada definitivamente presa in seria considerazione. Dall’anno 2008 che non vengono rinnovate le cariche dirigenziali dell’Ente terminate dopo i 5 anni di mandato. Si è provveduto a ‘tirare a campare’ sempre con proroghe, – continuano Morando e Adamo – e con totale disinteresse della Regione la quale, non ha mai provveduto ad emanare una legge sul riordino dei Consorzi. E’ esistito sempre il connubio con la politica dove non si è proceduto solo a fare la normale gestione bensì, sono stati consumati concorsi interni, dati aumenti di livello come al solito premiando non in base a regole meritocratiche ma, privilegiando raccomandati e sfaticati. L’Ugl sostiene fortemente che necessariamente vanno definiti e regolarizzati tutti i 31 lavoratori avventizi che dal 2000 ad oggi non hanno ancora un rapporto a tempo indeterminato e mai nessuno si è preoccupato di loro. Si è badato a sperperare soldi inutilmente, ormai il Consorzio e alla deriva, mancano le materie prime per la semplice manutenzione ordinaria agli impianti irrigui, mancano mezzi idonei poiché quelli esistenti ed in dotazione sono vecchi, mal funzionanti e obsoleti, ma soprattutto, sono pochi i dipendenti: addirittura è stato richiesta prestazione straordinaria per le vicissitudini delle emergenze alluvioni ed in cambio si è intervenuto nel diminuire le ore di straordinario. La necessità e l’urgenza dell’intervento regionale deriva dalla situazione di difficoltà finanziaria del Consorzio che non consente il pagamento delle spettanze ai propri dipendenti, la situazione di crisi determinatasi, infatti – concludono i sindacalisti Ugl, Adamo e Morando – oltre a ripercuotersi negativamente sui lavoratori e sulle loro famiglie si riverbera anche sul sistema delle attività e sulla fornitura dei servizi. L’intervento regionale oltre a scongiurare gli effetti negativi della privazione di una fonte di reddito e di un diritto dei lavoratori, consente al Consorzio di far fronte alla situazione di incertezza e di non imporre nuovi oneri a carico soprattutto del settore agricolo già di per sé fortemente penalizzato”.
SPERO CHE IL NEO PRESIDENTE DELLA REGIONE FACCIA QUALCOSA PER QUESTO CONSORZIO…
PER QUELLI DEL PASSATO STENDO UN VELO PIETOSO E DICO SOLO……VERGOGNATEVI