Ugl: “Vergognoso ascoltare proclami denigratori al personale dell’Ospedale e del Distretto Sanitario di Policoro. Rispetto per chi lavora onorandola particolarmente”. Di seguito la nota integrale.
“La Ugl di Matera è stanca di ascoltare proclami su posizioni denigratorie rispetto a chi lavora e onora la sanità pubblica in un momento molto particolare dovuto a poco personale, disagi organizzativi e crisi pandemica ancora in atto. Chi ‘chiacchiera troppo’ certamente non aiuta a risolvere i problemi, ma si candida come protagonista in assoluta a distruggere quel poco di buono rimasto nel sistema sanitario, offendendo l’onore e il decoro di altri non sapendo che, rischia una denuncia per diffamazione e può incorrere nell’obbligo di risarcimento dei danni per violazione della privacy. Il pettegolezzo, si sa, rappresenta lo sport preferito di quanti amano trascorrere il loro tempo libero diffondendo informazioni alle spalle di qualcuno”.
Forte è la denuncia del Segretario Provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano in riferimento a uno spot pubblicato, pubblico su Youtube che una sigla sindacale accusa pesantemente operatori e sanitari dell’Ospedale di Policoro (MT) e i quanti lavorano nel Distretto Sanitario Ionico.
Per Giordano, “la notevole velocità di propagazione di un pettegolezzo è direttamente proporzionale all’ampiezza dell’impatto, spesso negativo, che esso produce nella sfera intima di quella particolare ‘persona bersaglio’ che tale sindacato accusa, il che se risultasse veritiera tale accusa dovrebbe immediatamente far sorgere l’interrogativo circa la sua eventuale rilevanza sul piano legale. Noi come Ugl – continua il sindacalista – condanniamo ogni pettegolezzo ad personam, non ci interessa: a tal proposito – tuona forte e chiaro Giordano – su quanto di pericoloso e pesante viene riportato in un video, chiediamo alle Forze di Polizia e alle Autorità competenti di fare piena luce su quanto pubblicamente diffonde un tipo di sindacato e a parer nostro, in maniera calunniosa. Ma, bando ai proclami da semplice e pura propaganda, occupiamoci di realtà che possano essere di aiuto alla cura, alla prevenzione, ai servizi e alle tante problematiche che assillano i cittadini, ammalati e operatori del settore. Chiediamo l’attenzione dei vertici Asm Matera sull’ospedale dei Policoro e sul Distretto Sanitario ad esso collegato: sottoporre un professionista a turni massacranti aumenta il rischio di abbassare le capacità intuitive e di stimolo nei confronti del paziente. Questa situazione si riversa anche sull’attività ambulatoriali e sui servizi di Day Hospital dove certamente tante sono le criticità. La salute dovrebbe essere un diritto garantito a tutte le persone. È impensabile che gli assistiti possano trovare servizi chiusi o sospesi: ciò non è certamente colpa di questo o di quel medico o professionista. Chiediamo – prosegue Giordano – che i vertici aziendali si prodighino con urgenza per la risoluzione di queste situazioni che sono ormai all’ordine del giorno mettendo in mostra una sanità latitante e sempre più lontana dai bisogni dei cittadini. La situazione in cui si trova a prestare il proprio servizio tutto il personale medico del Presidio Ospedaliero Giovanni Paolo II e del Distretto Sanitario di Policoro non è più sostenibile. È stato superato ogni limite dignitosamente accettabile. Attualmente sono presenti in pianta organica pochissimi medici operanti sui tre turni, dove alla barba di chi contesta solamente o fa video su Youtube, tale personale medico e paramedico per garantire l’assistenza ai pazienti è costretto a lavorare saltando i riposi e, come spesso accade, ad effettuare due turni consecutivi imposti da ordini di servizio: cosa che di ciò dovrebbe vigilare tutto il sindacato che non debba accadere e non vedere se quel dipendente ha o meno problematiche di salute con relative limitazioni. La domanda che dobbiamo porci è: la salute come diritto o la salute come privilegio? Nel Metapontino per decine di migliaia di cittadini quel diritto alla salute sancito dalla Costituzione sta diventando sempre più una chimera. E se ciò accade non è colpa del personale ma, di chi ha per anni amministrato la sanità lucana facendo contenitori di voti politici per essere eletti con l’avvallo anche di pseudo sindacalisti che oggi si svegliano e abbaiano. Rammentiamo a coloro che hanno magari la mente offuscata che a Policoro cittadini e amministratori lucani e calabresi più volte sono scesi in piazza per rivendicare il rispetto dell’art. 32 del dettato costituzionale e per gridare a gran voce che occorre ridare dignità a un importante presidio sanitario e ringraziando tutto il personale che con immensi sacrifici e senso di abnegazione riescono ancora a garantire un minimo: l’ospedale ‘Giovanni Paolo II’ e il ‘Distretto Sanitario’ gioverà sottolinearlo, che hanno un bacino di utenza di oltre 150.000 persone. Ed è solo grazie a questo poco personale medico/paramedico/amministrativo che ancora si riesce a poco a garantire ciò che l’art. 25 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo recita: ‘Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione, al vestiario, all’abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari’. A tutto il personale del Distretto sanitario e dell’Ospedale di Policoro và il nostro ringraziamento – conclude Giordano: essi se pur in forza ridotta e con immensi sacrifici quotidianamente limitano che a persone sofferenti si imponga il dazio di autentiche vie crucis per trovare risposte altrove ai loro problemi di salute. Questa è realtà e non chiacchiere da Youtube”.