Lotta a precarietà e lavoro nero, Sicurezza sul lavoro (Zero morti sul lavoro), la “mission” del sindacato delle persone: sono i temi centrali della manifestazione a Roma che la Uil ha dedicato ai 74 anni dalla fondazione con la partecipazione di una delegazione della Basilicata di 50 dirigenti, delegati, iscritti. Un evento nel centro di Roma per celebrare traguardi e porsi nuovi obiettivi. Il segretario generale Pierpaolo Bombardieri: “74 anni di un’organizzazione in grande salute. Noi oggi pensiamo sia fondamentale affrontare il tema del lavoro precario. Siamo in un paese in cui i dati che ci vengono somministrati sembrano dimostrare che il tema del lavoro precario non esista più. Inoltre i dati Istat e Inps ci dicono che ci sono 3 milioni di lavoratori in nero. C’è un fenomeno di economia sommersa di cui non si parla più. Vi invitiamo a vedere i nostri filmati che hanno girato i nostri ragazzi dell’ufficio comunicazioni rispondendo agli annunci di lavoro su Roma. Solo guardando questi filmati ci si rende conto delle condizioni e la cosa brutta è che non se ne parla”.
Bombardieri propone quindi un nuovo approccio che prenda le distanze da politiche lavorative che finiscono col favorire la temporaneità e l’instabilità lavorativa. Egli inoltre manifesta scetticismo sull’adozione dello strumento referendario come mezzo per modificare lo status quo, vista la bassa affluenza che caratterizzò gli ultimi referendum in materia di lavoro. Invece, si avverte la necessità di una mobilitazione più ampia che coinvolga attori sociali e istituzioni in un dialogo costruttivo e propositivo. L’obiettivo è quello di creare un piano di azione che, tramite il confronto con il governo e le forze politiche, possa contribuire a delineare un futuro lavorativo più equo e trasparente.
In questo contesto, emergono anche le storie di giovani lavoratori che sono stati vittime di sfruttamento e di condizioni lavorative indegne. Queste testimonianze offrono una prospettiva tangibile dell’impatto negativo che il lavoro nero ha sulle vite degli individui e sulla società nel suo insieme.
“La sfida posta dal segretario generale della UIL – sottolinea Vincenzo Tortorelli, segretario regionale Basilicata – pone le basi per un dibattito sul futuro del lavoro in Italia, in cui etica e legalità dovrebbero tornare ad essere i principi guida per un mercato del lavoro che sia realmente inclusivo e sostenibile. Al Sud e in Basilicata alcuni diritti sono rimasti sulla carta come la parità di genere che è al centro dell’iniziativa Uil per l’8 marzo. Le donne, infatti, spesso non riescono a entrare nel mondo del lavoro e, se vi entrano, sono sotto-occupate, sottopagate, precarie. Il percorso che ci siamo dati in Basilicata – aggiunge – va in questa direzione. E’ questo il momento di fare scelte anche coraggiose ma necessarie. Vogliamo allargare gli orizzonti, guardando con più forza a vecchi e nuovi bisogni, in una società la cui soglia dei diritti è regredita”.