“I pensionati sono i veri ammortizzatori sociali delle famiglie italiane: dove c’è un giovane che non trova lavoro o un cassintegrato o un disoccupato, intervengono con il loro aiuto. Vorremmo che il Presidente del Consiglio rispettasse la promessa di estendere gli 80 euro ai pensionati e agli incapienti”. Lo sostiene il segretario regionale della Uil Pensionati della Basilicata Vincenzo Tortorelli aggiungendo che “al nostro recente congresso nazionale abbiamo ribadito che la prima condizione di serenità per i nostri pensionati è quella economica e l’Inps oggi ha reso noto il bilancio sociale: oltre 2,1 milioni di pensionati (il 13,4%) ha un reddito inferiore ai 500 euro mensili”.
Il segretario dei Pensionati della Uil ha quindi rinnovato l’impegno ad affrontare l’emergenza povertà che colpisce soprattutto gli anziani. La proposta del Reddito di inclusione sociale (Reis) promosso da L’alleanza contro la povertà in Italia, una coalizione sociale composta da Sindacati ed importanti realtà del Terzo settore, presentata oggi al Cnel – continua – è sicuramente uno strumento che fa compiere un passo avanti per affrontare l’emergenza sociale. Dal 2007 ad oggi, la platea di cittadini che si attesta in uno stato di povertà assoluta(“chi non raggiunge uno standard di vita minimamente accettabile”) è passata dal 4,1% al 9,9%, ossia 6 milioni di persone. Dato sconcertante che in qualsiasi Paese civile imporrebbe alla politica di assegnarne la massima priorità, individuando urgenti risposte adeguate ed efficaci”.
Nel ricordare che “il Consiglio Regionale, su proposta del Governatore Pittella, in occasione dell’Assestamento d Bilancio, ha previsto l’istituzione del Reddito minimo che necessita di un’adeguata posta finanziaria” Tortorelli sottolinea che “occorre riformare e rilanciare il Welfare. Di qui l’iniziativa della Uil confederale e di categoria per offrire formalmente alle Istituzioni il nostro contributo in merito, presentando pubblicamente il nostro piano nazionale di durata pluriennale che è un mix di apporto economico, servizi alla persona e misure proattive per il reinserimento lavorativo in cui si rafforza l’equazione diritti-doveri. Fuori da una logica meramente assistenzialistica abbiamo il dovere, maggiormente in questo drammatico momento, di portare avanti coloro che sono rimasti indietro. Inoltre la Legge di Stabilità – dice il segretario della Uilp – deve dare una risposta all’esigenza di ripristinare una flessibilità di accesso alla pensione. La UIL propone un range di età, tra 62 e 70 anni, all’interno del quale i lavoratori possano scegliere anche in base alle diverse tipologie di lavoro. Non è invece percorribile l’ipotesi di prestito pensionistico che sarebbe sostanzialmente un autofinanziamento che penalizzerebbe ulteriormente milioni di futuri pensionati. Per la UIL l’introduzione di una maggiore flessibilità di uscita deve in ogni caso avvenire senza prevedere penalizzazioni aggiuntive perché già implicitamente presenti nel funzionamento del sistema contributivo”.