“Lo stato d’agitazione dei lavoratori della Rai deciso da Uilcom-Uil, Slc-Cgil, Ugl Telecomunicazioni, Snater e Libersind-ConfSal per domani con iniziative e presidi in tutti i capoluoghi sedi di strutture regionali Rai da noi ha il significato particolare di contrastare la linea del Governo che oltre al taglio di trasferimenti al servizio pubblico radiotelevisivo punta alla soppressione di alcune sedi regionali”. E’ quanto afferma il segretario regionale generale della Uil di Basilicata Carmine Vaccaro esprimendo pieno sostegno all’iniziativa di mobilitazione dei dipendenti lucani della Rai.
“Vogliamo che il governo costringa la Rai a tagliare gli sprechi, ma non siamo d’accordo che riduca le potenzialità dell’impresa. Renzi è bravo a spiegare che togliere 150 milioni significa ridurre i privilegi ma non è così. Perché si potrebbe indebolire la Rai e lasciare inalterati i privilegi. In Basilicata – aggiunge Vaccaro – rinunciare alla sede regionale sarebbe un duro colpo all’informazione e alla cultura sino a privare la comunità lucana dell’unico presidio pubblico radiotelevisivo. Siamo in una fase in cui, per uscire dalla crisi, abbiamo bisogno di investimenti in infrastrutture e la Rai è una delle infrastrutture più importanti, capace di produrre cultura e ricchezza. Per questa ragione siamo di fronte a una scelta – continua il segretario UIL – su cui gravano dubbi di legittimità molto forti: così facendo, l’azionista sta mandando in rosso la propria azienda, la sta danneggiando e questo non è consentito dalle leggi. Per noi l’azienda – conclude Vaccaro – va salvata perché può crescere, migliorare e generare valore aggiunto per l’economia nazionale. In Basilicata la difesa della struttura regionale è parte integrante dell’impegno più complessivo a difesa del pluralismo quale valore democratico”.
Giu 10