Carmine Vaccaro, segretario regionale UIL Basilicata, commenta i dati del II trimestre 2014 sulle Comunicazioni Obbligatorie. Di seguito la nota integrale.
I dati del II trimestre 2014 sulle Comunicazioni Obbligatorie (cioè quanto e come le imprese avviano al lavoro le persone) – resi noti dal Ministero del Lavoro – riferiscono che i rapporti di lavoro attivati in Basilicata hanno riguardano 29.811 lavoratori con un numero di rapporti di lavoro pari a 39.481 (in media 1,32 attivazioni per lavoratore). Le variazioni percentuali rispetto al II trimestre 2013 sono in entrambi i casi negative con il -2% in termini di rapporto di lavoro attivati e -2,3% di lavoratori. E sempre dai dati di fonte Ministero del Lavoro registriamo in Basilicata che al II trimestre 2014 sono cessati 32.400 rapporti di lavoro che hanno riguardato 22.816 lavoratori (1,42 cessazioni per lavoratore). Dunque ancora segnali evidenti di poco lavoro e precario con la flessibilità, più o meno buona, che è arrivata a sfiorare complessivamente 82 avviamenti al lavoro ogni 100, in presenza di un tasso di disoccupazione che continua inesorabilmente a crescere. Come se ciò non bastasse il bilancio di quattro mesi di Garanzia Giovani in Basilicata e in tutto il Sud è fortemente negativo sia per il numero di under30 iscritti che per quelli chiamati a colloquio e ancor più per i posti a tempo determinato e part-time messi a disposizione da aziende meridionali.
L’introduzione della “acausalità” generalizzata nei contratti a tempo determinato si è tradotta in un aumento, congiunturale e tendenziale, dell’incidenza di questa tipologia contrattuale che, in tale trimestre, ha interessato 70 attivazioni ogni 100. Ma preoccupante, è il calo della quota di attivazioni “stabili” (a tempo indeterminato): solo 15 attivazioni ogni 100 rapporti aperti. Da questi dati emerge che è sostanzialmente fallito l’obiettivo di tutti i proponenti le riforme del lavoro di rendere più stabile l’occupazione.
L’occupazione non si crea né con le leggi sul lavoro (queste sono deputate a regolarlo), né con un aumento di instabilità/temporaneità lavorativa (concausa degli alti tassi di disoccupazione). L’occupazione si crea pianificando e costruendo serie politiche economico-fiscali-industriali orientate allo sviluppo del Paese.
E quanto al riparto dei 50milioni di royalties da sbloccare se è positiva la scelta di riservare 18milioni agli operai addetti alla forestazione-vie blu dobbiamo insistere per dare risposte ai lavoratori con ammortizzatori sociali in scadenza come per il superamento del diffuso precariato.