“Di fronte alle continue notizie che circolano da giorni sui conti della sanità lucana c’è bisogno prima di tutto di un’operazione verità per rassicurare i lavoratori del comparto e i cittadini. E’ questa la condizione pregiudiziale per rimettere in salute il Servizio Sanitario Regionale, garantire la continuità delle prestazioni e dei servizi di cura e prevenzione ai cittadini e al personale sanitario migliori condizioni di lavoro”. E’ la sollecitazione di Uil e UilFpl che sottolineano come “la questione delle risorse finanziarie continua a rappresentare lo snodo di ogni problema per il comportamento del Governo nazionale che non dà certezze alle Regioni dopo la rimodulazione del Pnrr e i tagli alla sanità. Non c’è alcun dubbio che il sistema sanitario universalistico, costruito con la Legge 833/78, che il mondo intero ci ha invidiato è oggi sotto attacco. Le risorse del PNRR che registrano ritardi di spesa preoccupanti purtroppo possono essere impiegate per interventi ordinari e contingenti essendo giustamente finalizzate alle innovazioni e all’efficientamento del sistema. Incidono oggi scelte che in passato non sono state fatte con riforme lasciate a metà, ma è del tutto evidente che l’attuale governo regionale ci ha messo molto del suo: chiusura al confronto con le parti sociali, nomine esterne discutibili e avulse dal contesto e scarsamente presenti, assenza di programmazione e di controllo sulla spesa, rinvio continuo del Piano Sanitario Regionale”.
A parere di Uil e UilFpl “le risorse legate al PNRR per efficientare il Sistema sono del tutto insufficienti, né si possono utilizzare per le necessità correnti. Serve un investimento massiccio per salvare la Sanità e tutto il Sistema dell’ Assistenza della riabilitazione e del socio assistenziale. Il modello di «Case della Comunità» individuate dal PNRR e immaginate dall’AGENAS risponde sicuramente ai bisogni di salute dei cittadini, ma queste vanno riempite di contenuti e di specifiche professionalità garantendo la continuità delle cure tra ospedale e territorio. La carenze di medici è un problema diffuso e lo è di più in una piccola Regione fragile soprattutto dal punto di vista demografico. La presenza della Facoltà di Medicina è una straordinaria opportunità, ma deve strettamente collegarsi con tutto il Sistema Sanitario delle acuzie, della medicina territoriale della ricerca, della innovazione tecnologia contribuendo a trasformare gradualmente il San Carlo da DEA di II livello a Policlinico, mentre l’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera quale DEA di I livello dovrà essere potenziato. I due nosocomi dovranno integrarsi con la medicina territoriale, l’IRCCS CROB di Rionero e il Sistema dell’Emergenza Urgenza 118 e diventare rispettivamente il perno delle due Aziende Sanitarie Provinciali autonome: quella di Potenza e quella di Matera.
Dalla nuova Giunta Regionale – sottolineano Uil e UilFpl – ci aspettiamo risposte in tempi brevi a partire dall’approvazione del Nuovo Piano Socio Sanitario e da un piano straordinario per l’occupazione. In Basilicata nel Sistema Sanitario e più in generale nella P.A. di qui al 2030 solo per coprire l’esodo occorrono circa 4000 nuove unità. Con un’attenta politica di Assistenza agli anziani e alla non autosufficienza se ne possono creare altri 2000/3000 nuovi posti di lavoro. A ciò vanno aggiunti gli Infermieri di quartiere.
Le quattro priorità per Uil e UilFpl:
– Portare le cure domiciliari dal 5 al 10% nel prossimo triennio.
– Investimenti in ricerca, formazione e nuove tecnologie.
– Piano di abbattimento delle liste di attesa coinvolgendo anche la sanità privata.
– Forte azione per il superamento dei tetti di spesa ed incremento delle tariffe per il settore della Sanità Privata e di tutto il Sistema del socio-assistenziale della cooperazione sociale.