La Uil Fpl Basilicata, in merito alla mancata firma sull’ipotesi di rinnovo del CCNL della Sanità Pubblica, ribadisce con forza la propria posizione: siamo un sindacato serio e responsabile, impegnato a difendere i diritti e la dignità dei lavoratori. Non ci rallegriamo quando un contratto non viene firmato, ma ci opponiamo con determinazione alle proposte che non rispondono alle reali esigenze di chi lavora quotidianamente nella sanità pubblica. Diciamo “No, così non va bene” con l’obiettivo di tornare al tavolo delle trattative e ottenere risultati concreti e migliori. Questa è la coerenza che ci contraddistingue e di cui andiamo fieri.
Sin dall’inizio, la Uil Fpl ha chiesto maggiori risorse per il contratto collettivo nazionale della Sanità Pubblica 2022-2024, avviando una mobilitazione che ci ha portati allo sciopero del 28 novembre scorso. Abbiamo proposto soluzioni concrete e attuabili, come l’anticipo delle risorse già previste per il CCNL 2025-2027 e la detassazione degli incrementi contrattuali, misure che avrebbero aumentato significativamente il potere d’acquisto dei lavoratori e delle lavoratrici.
Oggi assistiamo a dichiarazioni e accuse che cercano di giustificare posizioni insostenibili e di scaricare frustrazioni su chi ha scelto di difendere i diritti dei lavoratori con fermezza e responsabilità. E’ importante ricordare che, come ribadito dall’ARAN, un contratto può essere firmato solo se si raggiunge il consenso del 50% + 1 della rappresentanza, soglia non raggiunta da Governo, Regioni e ARAN. Ogni altra polemica è inutile e fuorviante.
La Uil Fpl ha rifiutato di sottoscrivere un contratto che prevedeva aumenti del tutto inadeguati. L’incremento del fondo produttività era di soli 45,15 euro annui per dipendente, 54,95 euro per il fondo straordinario disagio e 71,79 euro per le indennità notturne, cifre che si traducono in pochi euro al mese per chi lavora ogni giorno con impegno e sacrificio nei nostri ospedali. Per quanto riguarda il tabellare, l’aumento proposto era di 135 euro lordi, che si riducevano a 50 euro netti, con arretrati di appena 600 euro lordi per il triennio. Di fronte a un’inflazione del 17% per il periodo 2022-2024, questo contratto avrebbe coperto solo il 6%, una proposta irricevibile.
Nel triennio precedente, con un’inflazione al 2,3%, il contratto firmato aveva garantito una copertura piena, con un aumento del 3,78%. Oggi, invece, le risorse stanziate da Governo e Regioni sono manifestamente insufficienti.
La Uil Fpl Basilicata ha scelto di non piegarsi e di intraprendere la strada più difficile ma anche la più giusta, perché i diritti dei lavoratori non possono essere svenduti.
Il nostro impegno è ottenere un contratto che rispetti il valore del lavoro e garantisca la dignità che ogni lavoratrice e lavoratore merita. Siamo certi che questa posizione troverà il sostegno di chi, ogni giorno, sostiene con il proprio impegno la sanità pubblica della Basilicata e di tutto il Paese.