Uil Fpl Basilicata tramite del suo Ufficio Legale, ha inoltrato, su mandato di alcune lavoratrici precarie, un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica per chiedere l’annullamento del concorso Unico Regionale delle Ostetriche nei confronti dell’ASM. Un atto dovuto in quanto il personale Ostetrico che ha lavorato con spirito di sacrificio e abnegazione si è visto negare la stabilizzazione. Infatti, l’Azienda San Carlo avrebbe dovuto esaurire prima tutte le graduatorie di stabilizzazione delle Ostetriche e solo dopo aderire al Concorso Unico Regionale. Da tutti gli atti invece si evince che non è stato rispettato neanche il 50% delle risorse per le stabilizzazioni. Inoltre, è oramai giurisprudenza consolidata che la prevalenza debba essere data alle graduatorie esistenti sia in termini di economicità, sia in termini di immediatezza. Non è proprio tollerabile che chi si è prodigato durante il periodo Covid debba rimanere fuori dalla stabilizzazione. La scrivente auspica ancora che l’Azienda si ravveda e proceda a stabilizzare queste figure indispensabili in un momento che si vuole aprire anche il PS Ostetrico all’interno del quale vi è un fabbisogno di circa 30 Ostetriche. Pertanto si parta da assumere dalle graduatorie delle stabilizzazioni già pronte e si dia il giusto segnale a questa categoria e pari dignità come le altre. Inoltre nonostante il covid non sia totalmente scomparso, l’emergenza è ormai rientrata da tempo lasciandosi però alle spalle ancora tanti precari Covid, che attendono la procedura di stabilizzazione. Avrebbe dovuto essere una boccata di ossigeno, si è invece trasformata in una mannaia che si è abbattuta sulle speranze di tanti di precari covid”. Il sacrificio di tantissimi lavoratori che attendono in Asp ed al San Carlo la tanto agognata stabilizzazione. Eppure sono stati stanziati milioni di euro per fare fronte all’emergenza sanitaria, per incrementare le dotazioni organiche aziendali, che per quanto negli ultimi anni fossero cresciute, mai sarebbero bastate a colmare i tagli lineari operati nella Sanità Pubblica dal Decreto Balduzzi in poi. Oggi siamo tornati indietro di decenni, abbiamo dimenticato le morti, i sacrifici enormi affrontati dagli Infermieri, dalle Ostetriche , gli OSS ed i medici, le polemiche, la paura. Bene non vogliamo pontificazioni e medaglie al valore per i numerosi sanitari che svolgono il loro lavoro con abnegazione ed impegno, ma reclamiamo per loro, sicurezza sul luogo di lavoro ed una occupazione stabile. Oggi di fatto ancora non abbiamo né l’uno né l’altro, anzi abbiamo appena creato un esercito di vittime di un sistema economico che non guarda al merito e ai bisogni dei cittadini ma si lascia surclassare dalle bieche logiche dei bilanci Regionali. Peccato però che tanta precisione e pignoleria non si è applicato anche all’aumento degli stipendi ai Direttori Generali un provvedimento da noi fortemente contestato.