Uil Fpl: “Basta tagli alla Sanità lucana”. Di seguito la nota integrale.
Con il riparto definitivo del Fondo Sanitario Regionale emerge un quadro drammatico di tagli che avrà effetti disastrosi sulla Fase 2 Post Covid19 e sulla disponibilità delle Aziende Sanitarie di reclutare personale per far fronte ai servizi e colmare gli arretrati della sanità non Covid che si sono accumularti in questi mesi di emergenza.La redistribuzione delle somme,del Fondo di riparto dell’anno 2019, avrebbe, infatti, determinato un taglio intorno ai circa 15 milioni di euro all’ASP di Potenza,mentre all’Azienda Ospedaliera San Carlo ai sensi della Delibera Regionale 348/2020, è stato stimato un valore della produzione dell’ anno 2019 non corrispondente ai bilanci preventivi e pre-consuntivi inviati alla Regione e quindi di conseguenza è stato calcolato un riparto a cui vengono tagliate le risorse che invece spetterebbero a pieno. Inoltre nelle Delibere inoltrate dal San Carlo alla Regione Basilicata,relative al Bilancio 2018,si nota palesemente che il finanziamento ricevuto è in linea con il valore della produzione anno 2018 del Bilancio consuntivo(approvato e certificato) anzi un fondo ripartito con circa 2 milioni di euro in meno che si possono aggiungere all’annualità 2019.Nessun sforamento del 30% ad oggi è stato effettuato pertanto cadono altresì gli alibi delle somme ricevute in eccedenza che la Regione doveva recuperare o la tesi di eventuale danno erariale.Decisioni queste che se non corrette celermente, inevitabilmente porterebbero ad una forte riduzione dei servizi sanitari, erogati da dette aziende, con ricadute ancora più drammatiche sui presidi territoriali , già duramente falcidiati dagli esodi legata alla dinamica previdenziale e alla scarsa propensione degli operatori ad lavorare negli ospedali più piccoli. Non ci sarebbero più le condizione per l’attuazione dei Piani assunzionali con il rischio di chiusura di molti servizi. Le aziende in questione dovrebbero attuare un draconiano “piano di rientro” che farebbe saltare letteralmente il banco nel caso malaugurato ci fosse in autunno una recrudescenza della pandemia, con una ricaduta anche sui servizi esternalizzati e sul personale dei servizi.
Alla scrivente non sfugge la dura legge dei conti e la necessità di tenerli in ordine, tuttavia occorre farlo attraverso un confronto più ampio con chi ci lavora e con la necessaria gradualità. Non si può intervenire con l’accetta “a posteriori” su programmazioni ed investimenti fatti nel 2019; non è corretto e non ci consente di affrontare il futuro con la necessaria serenità.
La UILFPL, pertanto, chiede al Presidente Bardi e all’Assessore Leone, all’intera Giunta Regionale di ricalcolare il fondo dell’ASP e quello del San Carlo sulla base dei giusti valori della produzione dell’anno 2019,che risultano essere per quest’ultima Azienda pari a 295 milioni di euro e quindi il riparto massimo non superiore al 30% da destinare sarebbe potuto essere intorno agli 88 milioni di euro, a cui si sommerebbero le somme non erogate nel 2018 circa due milioni di euro che consentirebbero di recuperare i drammatici ritardi accumulati a causa della pandemia, e mettendo nelle condizioni ottimali le due Aziende per affrontare eventuali ritorni di situazioni emergenziali.
Non si può più scherzare con il Sistema Sanitario. Occorre intervenire con immediatezza e senza timidezze, perciò le scriventi chiedono alla Regione e all’intero Consiglio Regionale un atto di responsabilità, ad iniziare dalla convocazione di un incontro urgente con tutte le OO.SS..
La UIL FPL, chiede un incontro alla IV Commissione Consiliare, precisando che, in assenza di risposte, seguiranno dure iniziative di lotta, fino al blocco di tutte le attività.