Uil Fpl: “Bene la proposta di uniformare la tariffa dei buoni pasto anche per la sanità ma non basta”. Di seguito la nota integrale.
Accogliamo con favore che il Consiglio Regionale della Basilicata all’unanimità ha approvato una mozione di un Consigliere Regionale al fine di adeguare il costo del buono pasto a 7 € così come viene erogato a tutti gli altri dipendenti pubblici. Una decisione sacrosanta e che accogliamo con favore, ma che poteva aiutarci a risolvere un contenzioso che la UIL FPL ha aperto con le Aziende Sanitarie che negano il buono pasto al personale turnista impegnato nei giorni festivi, le sere e le notti.
Mensa chiusa e nessun buono pasto riconosciuto per i turnisti che così devono organizzarsi a proprie spese per il pasto che, come prevede la legge, è invece un loro diritto. La UIL FPL ha deciso di scendere in campo e di richiedere (anche attraverso i propri legali) il riconoscimento di quel diritto che ad oggi viene negato. Una recente sentenza della Cassazione ha stabilito che chi non ha la possibilità di fruire della mensa la sera e nei festivi ha comunque il diritto di vedersi riconosciuto l’equivalente economico del buono pasto. E gli operatori in mensa non riescono ad andare, non solo perché alle 15 il servizio chiude ma ,soprattutto, perché non possono lasciare l’assistenza. La richiesta è chiara: per chi fa il turno del pomeriggio e della notte non potendo accedere alla mensa, deve essere erogato il buono pasto o sia data la possibilità di usufruire della mensa.
Purtroppo il buono pasto è un diritto che nelle nostre aziende viene negato perché le mense sono chiuse la sera e nei giorni festivi. Ma gli operatori sanitari la sera, di notte, la domenica, a Natale, a Pasqua e a Ferragosto lavorano lo stesso ma, ironia della sorte, a loro non è concesso il diritto di mangiare. Un problema che negli ultimi due anni di pandemia è stato particolarmente sentito dagli infermieri e tutti gli operatori. ‘Eroi’ lasciati a digiuno se lavorano quando la mensa è chiusa. ‘Eroi’ che per l’ennesima volta vengono beffati dalla istituzioni. Siamo stanchi di questo ennesimo menefreghismo nei confronti di quelli che vengono definiti dalle Direzioni Generali e dai politici eroi, ma che poi vengono lasciati con la pancia e il portafoglio vuoti. La UIL FPL dopo esito infruttuoso della conciliazione proposta innanzi all’INL(ispettorato nazionale del lavoro di Potenza) ha depositato presso il Tribunale di Potenza, tramite il suo legale ufficio legale un ricorso sul quale lo stesso tribunale dovrebbe esprimersi entro Aprile 2023. Il Consiglio Regionale, quindi, aveva la possibilità di sanare questa bruttura. Perciò la UIL FPL ha chiesto un audizione in IV Commissione per riparare ad una palese ingiustizia.