Un miliardo di euro fino al 2026 per assumere il personale per le nuove strutture dell’assistenza territoriale. È quanto prevede il decreto attuativo, della misura già approvata nella scorsa Legge di Bilancio emanato dal Ministero della Salute e ora all’attenzione delle Regioni.
Nel provvedimento approvato le risorse (che sono a valere sul Fondo sanitario nazionale e quindi non sono aggiuntive) vengono ripartite e assegnate ad ogni regione che così, in deroga al tetto di spesa, potrà assumere.Il personale per Case della Comunità, Ospedali di Comunità, Unità di continuità assistenziale e Centrali operative territoriali.
La misura in tutto il territorio nazionale prevede 90,9 mln per il 2022, 150,1 mln per il 2023, 328,3 mln per il 2024, 591,5 mln per il 2025 fino a 1,015 per il 2026 e ha proprio lo scopo “di sostenere il nuovo modello organizzativo per la rete di assistenza sanitaria territoriale”. In Basilicata le risorse per il 2022 sono pari a € 940.000 per il 2023 1.565.973 e per poi arrivare al 2026 a € 12.442 589,sperando che il nuovo governo non modifichi le condizioni. In Basilicata occorre che le Aziende Sanitarie procedino celermente alla predisposizione dei nuovi fabbisogni del personalein modo da avere lo strumento utile a poter assumere il personale necessario. Oramai la carenza del personale è divenuta cronica e il personale è in forte affanno e bisogna fare in fretta.
Le domande delle stabilizzazioni sono terminate in tutte le Aziende Sanitarie e ci auguriamo che le relative graduatorie escano a breve; sono in corso i concorsi unici regionali per infermieri, OSS e tecnici di radiologia, ma occorre accelerare su tutte le procedure in essere.
Il punto ora è capire se queste risorse messe in campo basteranno o meno anche se le varie Regioni hanno già fatto intendere che non saranno sufficienti.