Uil Fpl: “Maggiori attenzioni da parte di ASP e Regione per destinare risorse economiche alla figura dell’autista del 118, esclusa dalle indennità previste dal nuovo CCNL e dall’inquadramento di soccorritore”. Di seguito la nota integrale.
Come è noto, agli autisti di ambulanza del Sistema “118”non è stata previstanessuna indennità nel nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro – Comparto Sanità. Indennità asimmetricheai vari livelli Contrattuali, rivolte ad alcune categorie di operatori sanitari e socio-sanitari, ma non agli operatori tecnici autisti di ambulanza, quando invece riteniamoche le indennità devono essere erogate a beneficio di tutti, indipendentemente dal ruolo, soprattutto quando determinate figure professionali, pur appartenendo al ruolo tecnico, intervengono sulla scena del soccorsoin sinergia con il personale sanitario, rischiando la vita insiemee nello stesso modo. Se esiste un riconoscimento è sacrosanto che vada corrisposto a tutti. La UIL FPL interpreta così lo sconforto dei suoi iscritti, autisti del “118”, di fronte al rinnovo contrattuale.
Anche l’ASP ha le sue responsabilità, tenuto conto di quanto stabilito dall’Accordo tra Ministro della Salute e le Regioni e le Province autonome del 22 maggio 2003 (G.U. n. 196/03), ovvero che l’autista di ambulanza può svolgere anche attività di soccorritore qualora sia in possesso della formazione specifica. Quest’ultima, infatti, consiste nell’acquisire la qualifica di autista soccorritore dopo la frequenza ed il superamento dell’apposito corso specifico, secondo modalità definite in ambito regionale. Si deduce, pertanto, che in assenza di tale formazione, l’autista non può svolgere l’attività di soccorritore.Si consideri che una prima edizione del suddetto corso fu svolta nel 2008/2009, abilitando tutti gli autisti di ambulanza che al tempo erano attestati a Basilicata Soccorso, a svolgere le attivitàcome soccorritore. Attività aggiuntive che, di fatto, non sono mai state remunerate economicamente e per le quali la UIL FPL ha intrapreso, già da diversi anni, una battaglia legale nei confronti dell’ASP.
Non bisogna dimenticare che alla drammatica emergenzaCovid 19 il Sistema di emergenza territoriale 118 regionale ha risposto rappresentando la prima linea di tutela e di difesa del cittadino.Gli autisti di ambulanzahanno dovuto affrontare momenti altissimi di tensione e di pericolo, operando in condizioni assurde, tanto quanto i medici e gli infermieri, con il risultato di vedere numerosissimi operatori venire contagiatidurante lo svolgimento del proprio dovere, ed in alcuni casi fare i conti con importanti quadri patologici irreversibili. Davanti a tutto questo, l’ASP e il Dipartimento Salute non possonocontinuare ad ignorare la figura dell’autista di ambulanza del 118.Pertanto,la UIL FPL chiede di prevedere,sin da subito, specifici “progetti incentivanti” per colmare il “gap” contrattuale che si è venuto a creare con le altre figure professionali del compartoa seguito del rinnovo del CCNL e di riattivare la formazione specifica a tutto il personale non in possesso della suddetta qualifica; caso contrario, gli autisti delle ambulanze si sentiranno in dovere di svolgere esclusivamente le mansioni di conducente e non di soccorritore per le quali, ad oggi, nessuna tutela giuridica e riconoscimento economico è stato loro garantito.