Con la Legge di Bilancio, approvata lo scorso 23 dicembre , è stato riformulato l’articolo 11 del Decreto Calabria eliminando anche per la Basilicata il limite di spesa, fissato al livello del 2004 ridotto dell’1,4%, per il personale degli enti del Ssr. Questo Decreto obbliga le Regioni autonome a mantenere il taglio dei costi del personale della sanità, mentre per le Regioni a statuto ordinario questo vincolo non si pone più. Da questo momento le linee di gestione del SSR 2020 andranno riviste, permettendo ai Direttori Generali di assumere più personale sanitario indispensabile per far fronte alle carenze degli organici. La Regione ora non ha più alibi per non mettere più risorse sulla Sanità. Non si può più dare la colpa al Governo Nazionale se non si spende in Sanità. Nella nostra Regione occorre modificare un atto, visto il nuovo indirizzo nazionale dato dalle linee di gestione, poiché quello presentato alcuni mesi fa riporta il taglio dell’ 1,4%. Ad oggi non siamo a conoscenza di eventuali modifiche al testo, almeno il sindacato non ha ricevuto alcuna informativa in merito. Quindi la nostra prima preoccupazione, visti i tempi strettissimi con i quali le Aziende devono iniziare ad assumere è quella di non poter prorogare i precari a tempo determinato sotto i 36 mesi che sono prossimi alla scadenza il 31/01/2020. La sensazione è quella che il taglio permanga fino alla rettifica perdendo magari mesi, per fare le assunzioni. Non basta però semplicemente togliere il vincolo sulle assunzioni bisogna anche riscrivere le “Linee di gestione“ aggiungendo la manovra sul personale, in linea con le scelte nazionali. Occorre tagliare questo vincolo per non perdere mesi preziosi.Bisogna fare le assunzioni invece di rincorrere alle sole esternalizzazioni di servizi del personale. Assumere significa investire perché gli obbiettivi di salute non si raggiungono senza personale. In troppe realtà i professionisti sono ridotti all’osso e le ricadute sono evidenti sulla pelle degli utenti”.La Legge Madia consentiva la stabilizzazione solo di chi aveva maturato almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, al 31/12/2017. La citata Legge ha spostato la data per la maturazione dei requisiti al 31/12/2019, quindi nuove opportunità di stabilizzazione per i cosiddetti precari della Sanità da cogliere in fretta. Quanto alla facoltà di medicina occorre passare dalle parole ai fatti. L’idea era già stata lanciata dalla nostra organizzazione nel 2011 in occasione della discussione sul Piano Socio Sanitario. Un ‘ottima idea a patto che si finanzi con risorse aggiuntive ad hoc e non pesi sui magri bilanci della sanità regionale appena sufficienti a garantire gli attuali servizi. Si apra perciò un confronto anche con il sindacato e si acceleri sulla presentazione del Nuovo Piano Socio Sanitario.