Mercoledì 4 settembre nella sede della UIL PL di Potenza il sindacato ha incontrato il Comitato Idonei Regione Basilicata, in rappresentanza di tutti coloro che hanno superato le prove concorsuali espletate dalla Regione nel 2023, al fine di analizzare la situazione delle graduatorie ad un anno dalla loro scadenza e di trovare soluzioni che possano soddisfare le aspettative di tanti lucani che, dopo aver investito tempo, denaro e passione, inseguono il sogno di lavorare nella propria Regione.
Il Comitato, nell’esporre chiaramente le criticità che impediscono uno scorrimento corposo delle graduatorie – difficoltà che è possibile riassumere nella cronica mancanza di fondi (!!!!)-, ha individuato un percorso che permetterebbero alla Regione di assumere (gravando poco o nulla sulle finanze) diverse decine di idonei, i quali andrebbero a rimpinguare il personale amministrativo facente parte della macchina amministrativa regionale che – ad oggi – risulta essere fortemente sottodimensionata ed impossibilitata a funzionare come dovrebbe.
La prima cosa da fare sarebbe la proroga di 12 mesi la validità delle graduatorie. In tal senso, si sono mosse già la Regione Campania (luglio 2024) e la Regione Puglia (in corso di approvazione) e su questo tema la scrivente ha inviato una proposta al Presidente del Consiglio ed ha chiesto un audizione in IV Commissione Consiliare.
La prima soluzione prospettata è quella di “anticipare” ad oggi – e comunque prima della scadenza delle graduatorie prevista per l’agosto 2025 – le assunzioni previste da PIAO per il triennio 2024-2026.
La seconda via indicata – probabilmente la più valida ed economicamente sostenibile – sarebbe quella di utilizzare i fondi PNRR – quindi fondi extraregionali – per l’assunzione degli idonei dando attuazione a quanto previsto dall’art. 16 comma 3-bis D.L. n. 146/2021.
Invero, fanno notare gli idonei, la stessa Regione – qualche settimana fa – ha già provveduto a “sfruttare” tali fondi per l’assunzione di due unità appartenenti all’area degli istruttori (ex categoria C).
Altra soluzione sarebbe quella di assumere gli idonei presso i diversi enti sub-regionali anch’essi a corto di personale (ne è esempio l’ARDSU nel cui organigramma risultano solo 3 amministrativi a fronte dei 20 previsti da statuto), oppure presso le aziende sanitarie lucane, idea quest’ultima proposta – a luglio scorso durante un incontro in presenza del Presidente del Consiglio Regionale.
Appare evidente, insomma, che le soluzioni per non deludere le aspettative degli idonei e per garantire che la macchina amministrativa regionale funzioni ci sono. La vera domanda è: c’è una concreta volontà politica di dare inizio ad una nuova ed avveduta politica di assunzioni volta – tra l’altro – a scongiurare il tanto temuto spopolamento regionale?
Da oggi – consapevoli dell’importanza della vicenda – sosterremo con forza le idee del Comitato degli Idonei, mettendo in campo tutte le nostre risorse per far si che le graduatorie scorrano fino in fondo con l’assunzione anche dell’ultimo degli idonei, quindi ben al di là dei numeri assunzionali previsti da PIAO che, quand’anche fossero confermati, non porrebbero comunque rimedio al sottodimensionamento del personale regionale.