Da martedì 5 e fino a giovedì 7 aprile 2022 oltre ventimila lavoratori del Pubblico Impiego in Basilicata rinnoveranno i loro rappresentanti sindacali. Quasi diecimila tra Sanità e Enti locali, settori che sono organizzati dalla UILFPL.
Un appuntamento fondamentale per misurare la rappresentatività delle forze sindacali, ma anche l’occasione per rimettere i dipendenti pubblici al centro del dibattito sui temi del welfare, della difesa dei diritti e della coesione sociale, dopo decenni in cui la Pubblica amministrazione è stata svilita e maltrattata, considerandola come la sede dello spreco e il bancomat che i vari governi utilizzavano per far quadrare i conti pubblici. Così tra tagli, patti di stabilità e riduzione delle agibilità sindacali c’è voluta la pandemia per far capire che senza i lavoratori pubblici si è in balia del caos e dell’improvvisazione. C’ è voluta la pandemia per capire il valore dei nostri operatori sanitari, dei nostri vigili urbani, degli addetti alla protezione Civile, delle forze dell’ordine ecc.. che ci hanno salvati dallo tzunami del Covid, soprattutto nella prima fase, rimettendoci talora la salute e la loro stessa vita.
Ma l’intero universo della Pubblica amministrazione ha dato un contributo straordinario per evitare la deriva sociale. Pensiamo ai dipendenti comunali, provinciali e regionali ridotti all’osso e che si sono e si stanno sacrificando per garantire l’esercizio dei diritti fondamentali dei cittadini. Proprio quelli che, per tanti anni, sono stati derisi, maltrattati e definiti spesso fannulloni
Purtroppo, però, malgrado il clima intorno alla pubblica amministrazione non sia più di ostilità, nella pratica si sono viste solo sperticate attestazioni di merito, ma pochi riconoscimenti concreti. Gli eroi della pandemia e tutti i lavoratori delle funzioni locali sono ancora senza contratto e i luoghi di lavoro sono ancora sprovvisti di personale e soprattutto di giovani professionisti.
Frenetiche sono le trattative a livello nazionale per chiudere i contratti, per superare il precariato e per far entrare, attraverso procedure concorsuali trasparenti e rigorose, tanti giovani nella P.A. Aspettiamo fiduciosi, ma anche pronti alle barricate perchè non ci salveremo dalla crisi economica ed occupazionale se non mettiamo in campo una P.A. capace di misurarsi con le nuove tecnologie, con l’era del digitale, con la sfida del PNRR.
Pandemia e Guerra sono dei drammatici moltiplicatori di disuguaglianze. Possono portare al collasso del welfare, quel mezzo attraverso il quale lo Stato si faceva carico della vita delle persone.
Di fronte alla prospettiva di un riacutizzarsi della crisi economica ed occupazionale, abbiamo la necessità di incrociare la strada dello sviluppo e della crescita, ma anche di rimodulare lo Stato Sociale per rispondere ai problemi della disoccupazione e della crescita della povertà, dell’invecchiamento della popolazione, del governo e dell’integrazione dei flussi migratori.
Senza una pubblica amministrazione adeguata, queste sfide saranno destinate al fallimento e le ingenti risorse del PNRR verrebbero drammaticamente sprecate.Nè ci è di aiuto la politica che da anni ha abdicato al suo ruolo e che ormai persegue gli interessi dei singoli o di pochi. Lo spettacolo indegno offerto negli ultimi tempi dalla politica in Basilicata ne è la prova più inquietante.
Tocca perciò al sindacato colmare il vuoto che la politica ha lasciato. Tocca al sindacato stimolare la politica a ritrovare quell’ethos smarrito per rimettersi al servizio del bene comune.
Perciò queste elezioni acquistano un forte significato. Un sostegno massiccio al sindacato in termini di partecipazione e di consenso serve da stimolo alla politica e alle istituzioni a cambiare passo e a mettersi insieme al lavoro per risollevare la nostra regione dal pantano in cui si è cacciata.
La UILFPL si presenta con un esercito di candidati ( 370 tra Potenza e Matera tra la Sanità e le Autonomie Locali) motivati e determinati a difendere chi lavora, il merito e la professionalità dei dipendenti pubblici perchè difendendo loro difende gli interessi dei nostri concittadini e della nostra regione.
In Basilicata bisogna raddrizzare tante cose. Rilanciare la contrattazione integrativa liberandola da vincoli odiosi e superati, un massiccio piano di assunzioni di giovani, un vasto programma di aggiornamento e riqualificazione degli operatori pubblici, riorganizzare gli uffici e la “governance regionale”, ridare risorse alle Province, promuovere le Unioni Dei Comuni, fare dell’ARLAB e dei Centri per l’impiego degli strumenti veri di governo del mercato del lavoro.
Ma la sfida è ancora più entusiasmante se pensiamo a come riformare il Sistema Sanitario Regionale, ancora alla ricerca di un piano e di una sua identità. Alla Regione ed in particolare al nuovo Assessore chiediamo un cambio di passo, dopo lo shock della pandemia. Le liste di attesa sono una triste realtà sotto i nostri occhi, ma l’intero sistema, in larga parte basato sulla inappropriatezza delle cure, ha bisogno di interventi non più rinviabili. Una sanità ” ospedalocentrica ” non può reggere perchè troppo costosa e assai poco efficace.
Le proposte della UIL sono note da tempo e dobbiamo fare in modo che vengano ascoltate e realizzate. Potenziare gli organici attraverso stabilizzazioni e concorsi. Puntare su una sanità di prossimità, diffusa sul territorio con una forte crescita dell’assistenza domiciliare aventi come perno gli ” ospedali di Comunità” e le “case di Comunità”. Una sanità proiettata verso l’innovazione, i poli di eccellenza, la telemedicina, la ricerca e la infrastrutturazione tecnologica. Una sanità che, grazie alla istituzione della Facoltà di medicina, potrà ambire a diventare un punto di riferimento per l’intero Mezzogiorno, riducendo così la mobilità sanitaria passiva.
La UILFPL, forte del suo impegno quotidiano, profuso senza risparmio in questi anni, si candida a rappresentare queste istanze e a costruire un sindacato moderno, con idee e programmi vincenti. Un sindacato sempre più vicino alle persone e al mondo del bisogno.