Anche a seguito delle forti pressioni esercitate da CGIL, CISL e UIL, come è noto l’Assessore Leone, raccogliendo positivamente tali sollecitazioni, ha finalmente fatto adottare un atto che consente di sbloccare le assunzioni nel Comparto Sanità, consentendo alle Aziende Sanitarie di assumere il personale sulla base del nuovo tetto di spesa, attestato all’anno 2018, come stabilito con il cosiddetto Decreto Calabria.Un primo grande risultato che dovrebbe ridurre i disagi drammatici che si registrano in tutti gli ospedali, che hanno portato, tra l’altro, alla chiusura temporanea di alcuni reparti. Relativamente alle politiche che riguardano il personale, tuttavia, è necessario mettere da subito mano alle “Linee Guida sulla Contrattazione Integrativa”.L’articolo 6 del nuovo CCNL del Comparto Sanità, sottoscritto nel maggio 2018, prevede le modalità attuative di applicazione con un coinvolgimento diretto, oltre alle Aziende Sanitarie, della Regione. La UIL FPL, pertanto, nel sollecitare una nuova convocazione delle parti, ha inviato all’Assessore una bozza di proposta di linee guida in merito affinchè si attivi immediatamente un tavolo che dia risposte alle legittime aspettative dei lavoratori del Sistema Sanitario lucano. Questa proposta ha il solo scopo di accelerare il confronto sulla contrattazione decentrata consentendo ai dipendenti della Sanità di avere a disposizione risorse integrative regionali dopo anni di completo blocco salariale. La contrattazione decentrata, inoltre, è uno strumento indispensabile non solo per venire incontro alle attese sacrosante di chi ogni giorno si misura con un carico di lavoro talora insostenibile, ma è anche una opportunità per migliorare il servizio attraverso un utilizzo della produttività finalizzata ai risultati, alla individuazione dei criteri per disciplinare le prestazioni aggiuntive, all’aumento dei fondi contrattuali in previsione delle nuove assunzioni. Il nuovo contratto, infatti, rende obbligatorio il confronto sindacale anche per definire alcune materie di natura tecnica, ma che hanno immediate ricadute sui lavoratori e sulla buona qualità del servizio. In questa ottica, la UIL FPL al tavolo regionale ha proposto, per colmare la grave carenza di personale individuando anche risorse rinvenenti dai fondi comunitari o fondi privati, che non comportano alcun aggravio per il bilancio delle Aziende Sanitarie e non incappano nell’art. 9, comma 28, del DL 78/2010. Tali risorse possono essere da subito utilizzate dalle Aziende Sanitarie per l’assunzione di personale a tempo determinato nelle more della definizione dei concorsi a tempo indeterminato, utilizzando graduatorie proprie o, in assenza, anche di quelle di altre aziende.
Lug 15