Uil Fpl: “Regione Basilicata faccia in fretta a far ripartire i servizi e a dare risposte ai lavoratori delle aziende sanitarie”. Di seguito la nota integrale.
L’Assessore alla Sanità in questi giorni ha inviato una nota alle Aziende Sanitarie affinché facciano ripartire i servizi interrotti durante i mesi di lockdown. Una priorità assoluta per dare risposta ai tanti cittadini che hanno bisogno di essere curati e quindi avere delle risposte.
Come da noi annunciato a più riprese, il Governo ha già messo a disposizione una dotazione di 5 milioni di euro proprio per far fronte a queste esigenze ed ha anche stabilito l’aumento delle tariffe per le prestazioni aggiuntive al personale del comparto, ovvero 50€ ad ora ed 80 € ad ora per la Dirigenza Medica.
La UIL FPL pertanto chiede alla Giunta Regionale di trasferire in tempi rapidi le somme spettanti alle Aziende Sanitarie e garantire così una rapida ripresa delle attività.
Segnaliamo inoltre che in qualche Aziende vi è stata disomogeneità di trattamento economico, ovvero le cosiddette “prestazioni COVID” sono state pagate con tariffa di straordinario ordinario e non con tariffa a prestazione aggiuntiva, così come era stato promesso agli operatori. Ecco perché la Regione, trasferendo dette somme alle Aziende, potrebbe da un lato sanare le situazioni anomale verificatesi, avendo gli operatori percepito le somme come acconto, e dall’altro determinare un‘uniformità di trattamento economico per tutti gli operatori e con tariffe omogenee.
La UIL FPL sollecita quindi la Giunta Regionale di Basilicata alla convocazione dei tavoli, sia per quanto riguarda le assunzioni del personale e sia per quanto concerne i protocolli delle prestazioni aggiuntive. Inoltre, si fa presente, che tale ritardo ha il sapore della beffa in quanto il personale che ha lavorato in prima linea con i pazienti COVID ha ricevuto con la busta paga di Agosto 2020 solo un acconto delle spettanze straordinarie. Nelle Aziende Sanitarie lucane mancano infermieri, tecnici di radiologia e di laboratorio, fisioterapisti, OSS ausiliari e Ostetriche, per non parlare del personale amministrativo e tecnico,quest’ultimi soprattutto nei presidi periferici che negli anni hanno subito un taglio importante.
Ora più che mai serve un cambio di passo per garantire ai cittadini lucani un elevato standard nei servizi e nelle prestazioni sanitarie.