“Sulla “questione esodati” all’incertezza per la formazione del nuovo governo si aggiunge il silenzio preoccupante del Ministero del Lavoro che indica, evidentemente, l’assenza di qualsivoglia confronto. E proprio l’assenza di confronto è stata alla base dei danni prodotti dalla nuova disciplina”.
A sostenerlo è il segretario regionale della UIL della Basilicata Carmine Vaccaro che aggiunge: “in Basilicata c’è chi parla, per la prima fase di attuazione della normativa previdenziale, di un numero che oscilla tra le 400 e le 600 persone. Dietro i numeri e le statistiche ci sono persone, in troppi casi un reddito unico per intere famiglie. Per questo a parere della Uil è opportuno procedere con il metodo di salvaguardia graduale sin qui assunto: trovando, di volta in volta, le risorse necessarie per chi rischia di essere esodato a breve, e impegnandosi solennemente a reperirle per quelli che lo saranno nei prossimi anni e che in Basilicata sarebbero altre centinaia”.
Nel sottolineare che il Parlamento ha istituito a tempo record una commissione speciale che si occuperà dell’aggiornamento del Def per sbloccare i crediti vantati dalle imprese nei confronti dello Stato, del Dpr sulll’8 per mille e dello schema di decreto di salvaguardia dell’ultima trance di esodati tutelati nel corso dell’ultima legislatura, Vaccaro afferma: “siamo a metà dell’opera. Grazie alla nostra azione, e alle mobilitazioni che nei mesi scorsi hanno trovato ascolto in Parlamento, è stato possibile tutelare circa metà delle persone interessate dalle penalizzazioni della riforma Fornero. Ora, si tratta, innanzitutto, di dare piena attuazione a quei decreti di salvaguardia.
L’istituzione della supercommissione dovrebbe avere proprio tale obiettivo. Tuttavia, invitiamo a prestare attenzione affinché tra le pieghe delle procedure non si incorra in rallentamenti o, peggio ancora, in interpretazioni restrittive da parte del ministero e dell’Inps, come già è avvenuto in passato. Chiediamo, quindi, che anche l’applicazione dell’ultimo decreto sia attuata sulle falsariga delle scelte assunte in precedenza”.
Per Vaccaro, infine, “sarà necessario rispondere all’altra metà della platea che ancora attende soluzioni precise e concrete. Per il momento, sono stati salvaguardati quanti si trovano o rischiano di trovarsi nella condizione di esodati nell’arco dell’anno in corso. Dal 2014 in poi, tuttavia, ci saranno ancora centinaia di migliaia di cittadini che, senza ulteriori interventi, rischieranno di trovarsi senza reddito da pensione o da lavoro”.
Mar 29
Non è vero che tutti sono salvaguardati. Io per esempio dovrei andare in pensione il 1 giugno 2013 ma a tutt’oggi non ho ricevuto nessuna lettera di salvaguardia a parte quella di luglio 2012.
Voi date per scontato che i 130 mila sono tutti salvaguardati o sono in procinto di esserlo,balle! Io per esempio dovrei andare in pensione il 1 giugno 2013 ma a tutt’oggi non ho visto nessuna lettera.