Dopo il secondo operaio edile morto sul lavoro in Basilicata, in circa un mese – Michele Salvato, 56 anni – la Uil lucana rilancia la campagna “Zero morti sul lavoro”, avviata dal 5 marzo scorso, che è parte integrante dell’iniziativa unitaria Cgil, Cisl, Uil denominata “Fermiamo le stragi”.
Il segretario regionale Vincenzo Tortorelli aggiunge che tutta la Uil è mobilitata per iniziative sul territorio e nei luoghi di lavoro che mettano al centro dell’azione sindacale l’obiettivo di zero morti sul lavoro. Un impegno quotidiano contro un massacro incivile. Lo abbiamo fatto in questi mesi e lo ribadiamo: serve un piano nazionale con specifici riferimenti territoriali per aggiornare i Protocolli sulla sicurezza sottoscritti lo scorso anno con il Governo, anche introducendo due capitoli riferiti ai lavoratori fragili e alla formazione. Tutto questo con una specifica attenzione per il comparto delle costruzioni che si conferma quello con maggior numero di morti ed incidenti. Nei giorni scorsi – continua Tortorelli – mi sono occupato delle denunce all’Inail per infortuni da Covid 19 lanciando un nuovo appello a non sottovalutare quest’aspetto e ad accelerare la campagna vaccinale anche nei luoghi di lavoro, tenendo conto che nella nostra realtà, come ha rilevato l’ultimo report Inail, l’incidenza del contagio contratto sul posto di lavoro è in aumento soprattutto tra le lavoratrici-
Il Segretario Generale UIL Basilicata, inoltre, sottolinea l’alto senso civico e di solidarietà della famiglia dell’operaio morto a Potenza che come la famiglia dell’altro operaio morto a Francavilla in Sinni ha consentito l’espianto di organi. Questi atti hanno un grande significato per i lavoratori, il sindacato e l’intera società lucana.