Nel prossimo reclutamento del personale docente solo il 30% dei posti disponibili viene riservato agli idonei dei concorsi. Ne dà notizia la Uil Scuola Rua. Da tempo – sottolinea il Segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile – denunciamo un sistema di reclutamento fallimentare che negli ultimi negli ultimi otto anni, a fronte di 530.965 posti autorizzati per le immissioni in ruolo, ha concretizzato solo 261.939 assunzioni pari al 49%, e che soprattutto negli ultimi anni non ha permesso a migliaia di docenti idonei di essere assunti sui posti autorizzati e rimasti disponibili dopo l’esaurimento delle graduatorie dei vincitori. Dalle prime indiscrezioni, se confermate, si tratta di un timido primo passo che risponde ad una nostra rivendicazione. Però non basta. Utilizzare le intere graduatorie – e non solo parte di esse – prevedendo lo scorrimento di tutti gli idonei con riferimento a tutti i concorsi, straordinario e ordinario 2020 compresi. E’ questa la soluzione giusta. Ad ogni modo valuteremo nel merito il testo definitivo.
Il segretario regionale Luigi Veltri sottolinea che sarà ancora un colpo negativo per il sistema di reclutamento del personale scolastico e ATA che in Basilicata già mostra gravi criticità, con numeri che raccontano una realtà di precariato diffuso che incide direttamente sulla qualità dell’istruzione. “In provincia di Potenza i supplenti sono stati 6.928 che rappresentano il 15,8% dei docenti in totale con un incremento del 16%; i docenti di sostegno precari 1.098, il 18,7%; gli Ata con contratto a tempo determinato 2.002, il 22,6% del totale. In provincia di Matera i supplenti sono stati 3.595 che rappresentano il 14,7% dei docenti in totale con un incremento del 19,4%; i docenti di sostegno precari 537, il 30,9%; gli Ata con contratto a tempo determinato 1.004, il 27,3% del totale. Non è un caso ma una delle nostre rivendicazioni che ormai portiamo avanti da circa tre anni. Una vera emergenza sociale senza precedenti. Nel personale Ata uno su cinque è precario. Secondo il dato di analisi relativo al 2023, il
21,64% del personale ha un contratto a tempo determinato. Otto anni fa la percentuale era del 12,75%. Nel 2024 si registrano più di 60mila contratti a tempo determinato. Un sistema di reclutamento farraginoso e fallimentare. Su questi temi abbiamo avanzato proposte concrete: la trasformazione dell’intero organico di fatto in organico di diritto, che permetterebbe non solo di assumere il personale precario su tutti i posti vacanti oggi disponibili ma soprattutto eviterebbe un numero esorbitante di supplenti che non garantiscono la continuità didattica agli alunni. Rendere strutturale il reclutamento dei docenti abilitati o specializzati sul sostegno già presenti nelle GPS. La stabilizzazione può diventare volano di crescita per l’intera economia del Paese, per cui stabilizzare comporta un doppio vantaggio: il primo certezza di una scuola con il personale in servizio già dal primo di settembre e un’economia che trova un nuovo slancio derivante dagli oltre 250 mila precari che iniziano a vedere un possibile futuro “certo”. Dunque “Le persone al centro delle scelte”: non un semplice slogan ma un principio che muove l’azione sindacale della Uil Scuola Rua. Lo stesso principio con cui ci presentiamo alle elezioni delle Rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) dal 14 al 16 aprile. In cima al programma elettorale il precariato, “una vera emergenza sociale”.
Apr 04