Un piano del lavoro che abbia “i connotati della vera emergenza e che anticipi un vero cambiamento di rotta nelle politiche regionali convogliando in primo luogo le risorse della programmazione dei Fondi Europei verso pochi essenziali ed evidenti interventi”. E’ la “ricetta” della Uil della Basilicata presentata oggi a Potenza in occasione del Secondo Rapporto che Uil e Centro Studi Uil Basilicata hanno illustrato ai giornalisti.
Sei le idee-progettuali che il Piano del Lavoro dovrà contenere: sostenere il reddito dei titolari di ammortizzatori sociali; fornire sostegno economico ai lavoratori non altrimenti “coperti” dal sistema come Co.Co.Co., lavoratori in somministrazione, ecc.; offrire ausilio economico alle persone inattive non più inseribili in attività lavorative; prospettare una “dote” per la formazione dei giovani, per l’arricchimento delle loro competenze e per l’accompagnamento ai percorsi di studio e di ricerca del lavoro anche con il ricorso all’apprendistato e ai voucher-lavoro; presentare una “dote familiare” che aiuti le persone in difficoltà e investa sulle famiglie come presidio demografico attraverso una sorta di provvedimenti innovativi riconducibili alla “cittadinanza solidale”; creare un sistema semplice di strumenti regionali di sostegno, diretto ed indiretto ala capitalizzazione di impresa e a progetti di crescita.
Quanto alle tendenze del mercato del lavoro lucano – è stato riferito nell’incontro al quale hanno preso parte i segretari nazionale Guglielmo Loy e regionale Carmine Vaccaro, i componenti del Centro Studi Uil – nel terzo trimestre 2012 si registrano dati fortemente negativi: 1000 occupati in meno; un decremento di 3.700 unità delle forze lavoro; una riduzione di 2.300 inattivi; un incremento di 5000 disoccupati. Sul versante dei dati di fonte Centri per l’Impiego si evidenzia che nel 2011 risultano 24.381 avviamenti a tempo indeterminato e 4.149 a tempo determinato; nel 2012 questo dato è completamente ribaltato con soli 5.403 avviamenti a tempo indeterminato e ben 24.070 a tempo determinato. La crisi pertanto ha comportato una riduzione significativa di contratti senza scadenza privilegiando l’utilizzo dei contratti a termine o di altre forme contrattuali meno stabili. Aumenta di circa un milione di ore nel IV trimestre 2012 rispetto al trimestre dell’anno precedente il ricorso complessivo alla cassa integrazione e cresce in particolare il ricorso alla cig in deroga, dato allarmante poiché legato a situazioni aziendali di crisi strutturale, aspetto dominante l’attuale contingenza economica della regione.
In sintesi la Basilicata – a parere del Centro Studi Uil – ripete ed accentua per le sue fragilità strutturali i fenomeni e le emergenze segnalate per il 2012 dagli istituti meridionalisti del recedente documento Agenda per il Sud.
Apr 04