Uil-Uil Scuola: “Il sistema di reclutamento del personale scolastico e Ata anche in Basilicata è risultato ampiamente fallimentare”.Di seguito la nota integrale.
Il sistema di reclutamento del personale scolastico e ATA in Basilicata mostra gravi criticità, con numeri che raccontano una realtà di precariato diffuso che incide direttamente sulla qualità dell’istruzione. Considerate le difficoltà che il settore sta affrontando, la UIL Basilicata e la UIL Scuola lanciano un forte appello per una soluzione definitiva al problema, chiedendo interventi urgenti per garantire stabilità e certezza a chi ogni giorno lavora nelle scuole lucane e per gli studenti che meritano un percorso educativo stabile e continuo. Di seguito, il comunicato che analizza nel dettaglio la situazione e propone le soluzioni necessarie.
Il segretario generale UIL scuola nazionale Pino D’Aprile dichiara a livello nazionale : “Negli ultimi otto anni, a fronte di 530.965 posti autorizzati per le immissioni in ruolo, i governi che si sono succeduti ne hanno realizzati solo 261.939, pari al 49%. Questo anche perché in questo arco di tempo non sono stati utilizzati tutti i canali di reclutamento disponibili per le assunzioni. Trasformare l’organico di fatto in organico di diritto, assumere su tutti i posti vacanti e disponibili e garantire i diritti di chi ha già superato le selezioni, questa la soluzione. La stabilizzazione di tutto il personale precario rappresenterebbe una inversione di tendenza significativa, che contribuirebbe alla crescita per l’intera economia del Paese, soprattutto alla luce del deferimento della Corte europea riguardo alla reiterazione dei contratti a termine”.
Il segretario regionale Luigi Veltri ha fornito i dati del report della Uil Scuola per l’anno scolastico 2022-2023. “In provincia di Potenza i supplenti sono stati 6.928 che rappresentano il 15,8% dei docenti in totale con un incremento del 16%; i docenti di sostegno precari 1.098, il 18,7%; gli Ata con contratto a tempo determinato 2.002, il 22,6% del totale. In provincia di Matera i supplenti sono stati 3.595 che rappresentano il 14,7% dei docenti in totale con un incremento del 19,4%; i docenti di sostegno precari 537, il 30,9%; gli Ata con contratto a tempo determinato 1.004, il 27,3% del totale. Questo dimostra che il sistema di reclutamento del personale scolastico e Ata anche in Basilicata è ampiamente fallimentare: siamo ad una media tra un terzo e un quarto del personale delle scuole lucane – sottolinea Veltri – che continua ad avere un rapporto di lavoro precario con percentuali ancora maggiori per il materano. Per questa ragione siamo da sempre contrari a nuove procedure concorsuali senza prima aver coperto tutti i posti vacanti, utilizzando tutte le graduatorie degli idonei dei concorsi precedenti, come lo straordinario e l’ordinario del 2020, e portando a esaurimento anche quelle del concorso 2023”. “È fondamentale in questo momento – continua il segretario – dare una risposta immediata, assumendo tutti gli idonei dei concorsi svolti negli anni passati. Anche perché riteniamo sia profondamente ingiusto aver costretto a una nuova verifica chi ha già superato con successo la selezione ma non è stato ancora assunto. Abbiamo dimostrato come, il sistema di reclutamento fino ad oggi attuato, si sia dimostrato farraginoso e inadeguato”.
Conclude Vincenzo Tortorelli, Segretario Generale UIL Basilicata: “Il precariato nella scuola lucana è una delle più gravi emergenze sociali e professionali che dobbiamo affrontare. Non possiamo più accettare che ogni anno migliaia di lavoratori dell’istruzione vivano nell’incertezza, senza prospettive di stabilizzazione e con contratti a tempo determinato che si rinnovano senza mai diventare definitivi. La precarietà non penalizza solo i docenti e il personale ATA, ma colpisce direttamente gli studenti e la qualità della didattica. La Basilicata ha bisogno di un piano straordinario per la scuola, che parta dalla stabilizzazione del personale, dall’incremento delle risorse per l’edilizia scolastica e da un serio investimento per legare il sistema formativo al mondo del lavoro. È impensabile che ancora oggi non si riesca a garantire un adeguato reclutamento di insegnanti di sostegno, costringendo le famiglie a continui disagi. Come UIL, continueremo a batterci per un modello scolastico che dia sicurezza ai lavoratori e continuità didattica agli studenti. La scuola è il cuore della crescita sociale ed economica della nostra regione, investire nella scuola significa investire sul futuro: servono scelte coraggiose per garantire stabilità, qualità e prospettive a lungo termine.”