Un importante contributo alla crescita del “made in Basilicata” continua a venire anche dai prodotti agroalimentari, che hanno recuperato la flessione accusata nel 2014, mettendo a segno nel 2015 (dati Unioncamere Basilicata) un incremento del 22,4%, oltre 15 milioni di euro in più. Tale andamento ha riflesso soprattutto la ripresa dell’export dei prodotti dell’industria di trasformazione (da 26,1 a 36,4 milioni di euro, pari al +39,5%), mentre le vendite dei prodotti agricoli non trasformati, che rappresentano il 56% circa del totale della filiera agroalimentare, sono aumentate dell’11,8% (quasi 5 milioni di euro in più). Sono alcuni dei dati dai quali Uil e Uila Basilicata e Centro Studi Sociali e del Lavoro intendono partire per rilanciare la sfida dell’agroalimentare lucano. Lunedì 13 giugno a Tito presso il Centro Congressi Cecilia alle ore 15,30 si svolgerà l’evento: “Made in Basilicata, la sfida dell’Agroalimentare’’.
Qualifica e dà ulteriore valore all’iniziativa la partecipazione del Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina ,che concluderà i lavori ,aperti dalla presentazione di Carmine Vaccaro, Segretario regionale Uil Basilicata e dalla relazione di Gerardo Nardiello Segretario regionale della UIla Basilicata. Previsti anche interventi del Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella e di Stefano Mantegazza Segretario generale UIla nazionale.Coordina Annalisa Percoco del Centro studi sociali e del lavoro.
L’iniziativa,patrocinata dall’Ordine degli Agronomi, è partecipata da rappresentanze del mondo del lavoro e delle attività agricole,estesa agli esperti di settore,al mondo delle associazioni e delle istituzioni locali .
La manifestazione punta a rappresentare e rilanciare lo sviluppo agroalimentare come asse produttivo di qualità:una molteplicità di filiere e di eccellenze alimentari da sostenere con politiche e strumenti adeguati ,capaci di valorizzare il lavoro degli operatori ,i territori ,anche con la protezione ambientale e con l’impiego finalizzato dei Fondi Ue (PSR 2014-2020).
“Intendiamo fornire spunti di riflessione – afferma Carmine Vaccaro, segretario Uil Basilicata – sulle azioni che le istituzioni regionali sono chiamate a compiere nell’immediato futuro per mettere il sistema agroalimentare al centro dell’agenda programmatica della giunta regionale. Ricordo tra le proposte di settore contenute nel Manifesto per il Lavoro (Cgil, Cisl, Uil) l’accordo di settore che valorizzi lo sviluppo di un ambito basato sulla caratterizzazione delle produzioni, in modo da rivolgersi ad un mercato capace di riconoscere qualità e tipicità del prodotto, che sappia esprimere la storia di un territorio e di un bene ecologicamente, eticamente, socialmente ed economicamente sostenibile; incentivare l’integrazione tra turismo, cultura ed enogastronomia; supportando l’agricoltura mediante programmi di innovazione di processo, efficienza energetica, marketing, branding con specifico riguardo a Matera 2019, ricambio generazionale, formazione e internalizzazione”.
Per il segretario generale Uila-Uil Stefano Mantegazza i dati Istat secondo cui nel 2015 l’agricoltura è cresciuta, in particolare, per quanto riguarda il valore aggiunto (+ 5,6% arrivando 33,1miliardi di euro), l’occupazione (+2,2%) e il reddito (+6,2%) “sono la prova della grandissima vitalità del settore agroalimentare che, dopo aver resistito con forza durante gli anni più difficili della crisi, ha già imboccato, prima del resto del paese, la via della ripresa. Inoltre a dimostrazione di un modello produttivo vincente, il valore aggiunto per ettaro dell’Italia supera del doppio la media europea”
“Non ci sono dunque più motivi né giustificazioni per ritardare ulteriormente i rinnovi dei contratti provinciali di lavoro. I dati dimostrano che c’è un valore aggiunto da ripartire rapidamente nel settore” aggiunge Mantegazza “per questo chiediamo alle nostre controparti agricole di portare rapidamente a conclusione le trattative in corso”.
Giu 11