Uila Basilicata: “Barilla non è solo occupazione, ma prodotto di qualità, sostenibilità, sicurezza sul lavoro”.
Questi – secondo Gerardo Nardiello segretario generale della Uila Basilicata – sono gli ingredienti per una ricetta esportabile in tutto il mondo. E lo stabilimento di Melfi – sostiene Nardiello – è uno dei fiori all’occhiello di una realtà economica ramificata e strutturata, ma soprattutto consapevole che non si può vincere la sfida del futuro senza una costante ricerca della qualità, attraverso l’innovazione dei processi produttivi, l’assidua attenzione per le dinamiche ambientali, il continuo dialogo con le organizzazioni sindacali e i lavoratori. Lo stabilimento di Melfi, con i suoi 350 dipendenti circa, le sue 6 linee di produzione e la sua capacità di essere una delle avanguardie green – dichiara il segretario della Uila – punta su prodotti da forno, come le merendine, in un mercato in cui la concorrenza è davvero agguerrita. “Le Fisarmoniche” hanno dato l’abbrivio all’ultima linea di produzione: una ricetta – evidenzia Gerardo Nardiello – frutto di una certosina ricerca durata ben 6 anni, in cui la qualità delle materie prime è vera garanzia di un prodotto sempre più protagonista delle colazioni degli italiani e non solo. La Basilicata – sottolinea il Segretario – esprime competenza, senso di responsabilità, abnegazione al lavoro ed è questa la vera scommessa che Barilla ha vinto in una Regione spesso vittima dello spopolamento e dell’emigrazione giovanile. Barilla crede nella capacità dei lucani, nel loro senso d’appartenenza, nelle comunità che vivono l’azienda. Con l’accordo integrativo del 2023 – rimarca Nardiello – i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori sono stati posti al centro della visione aziendale: aumento del premio per obiettivi, sostegno per chi vive delle situazioni complicate in famiglia, maggiore vicinanza ai genitori con figli a carico. Queste sono conquiste tangibili, riscontrabili, sinonimo di dignità, che testimoniano un rinsaldamento delle relazioni sindacali. Le eccellenze che esprimono valori sono delle rarità in un contesto globale in cui si fa la corsa ad abbassare l’asticella dei diritti. La politica, il mondo sindacale e gli stessi lavoratori – conclude il segretario della Uila – facciano tesoro di queste esperienze virtuose, propugnino il dialogo e diano il buon esempio: la dignità delle persone al primo posto, il lavoro come strumento di emancipazione, l’azienda come luogo in cui si costruiscono relazioni, si rammendano scollature sociali e si genera serenità nei territori.