Si intitola “cinque risposte e cinque domande sull’autonomia differenziata” la campagna che la Uila-Uil Basilicata ha lanciato sui social per mobilitare la categoria dei lavoratori dell’agroalimentare e della forestazione.
“Il Disegno di Legge sull’Autonomia Differenziata – sottolinea il segretario regionale Gerardo Nardiello – danneggia le regioni del Sud. Le Regioni più ricche economicamente potrebbero trattenere parte dei tributi. Lo Stato, a sua volta, si troverebbe a distribuire meno risorse alle altre Regioni. Il Governo, tuttavia, dovrebbe stabilire i Livelli Essenziali di Prestazione entro l’anno, anche se la proposta in merito non detta dei criteri precisi”.
Nella campagna la Uila sottolinea i pericoli per la Sanità: le Regioni più ricche potrebbero sostenere il proprio sistema sanitario con le risorse del loro bilancio, aumentando il divario tra le Regioni più virtuose e le Regioni più in difficoltà.
E per l’Istruzione – si sostiene – ci potremmo ritrovare con una concreta possibilità di avere uno squilibrio in termini di formazione e con un abbassamento radicale, per le Regioni più povere, della qualità dell’istruzione.
Quanto alle altre materie come la sicurezza e la tutela del lavoro, le reti di trasporto, la pianificazione territoriale, le Regioni più ricche sarebbero avvantaggiate perché avrebbero più risorse da spendere anche per quanto concerne le politiche del lavoro, le reti di trasporto, la pianificazione territoriale. Le Regioni più povere, non avendo bilanci floridi, non potrebbero affrontare le innumerevoli spese autonomamente.
Perché la Basilicata sarebbe penalizzata? Perché la Basilicata – afferma Nardiello- è una regione con pochi abitanti, molto estesa, con grandi problemi in materia sanitaria, scolastica, infrastrutturale, di dissesto idrogeologico, e non ha la possibilità, come il Veneto o la Lombardia, di far fronte economicamente a queste emergenze. Se le altre Regioni decidessero di richiedere l’autonomia differenziata, la Basilicata andrebbe in estrema difficoltà e i giovani continuerebbero a emigrare nelle Regioni più ricche.