“Esprimiamo grande soddisfazione per la stabilizzazione dei 47 lavoratori del Consorzio di Bonifica Alta Val d’Agri che dopo decenni di precarietà escono da una situazione occupazionale caratterizzata da croniche incertezze, promesse mai mantenute e impegni puntualmente disattesi”.
Lo dichiara il Segretario generale della UILA-UIL di Basilicata, Gerardo Nardiello.
“Dobbiamo dare merito alla gestione commissariale di aver messo in campo un percorso virtuoso e determinato che evidenzia come le cose si possano fare e come le domande che, per anni, hanno assillato i lavoratori possano trovare le giuste, attese e meritate risposte laddove è presente la volontà di risolvere i problemi. È il giusto riconoscimento alle tante professionalità presenti nel Consorzio che, come da noi più volte affermato, hanno rappresentato e rappresentano un punto di riferimento fondamentale per il settore agricolo lucano che può e deve rappresentare la pietra miliare da cui far ripartire lo sviluppo del nostro territorio”.
“Ma, comunque, non facciamo in tempo a dare risalto ad un’azione positiva messa in campo dalla “politica” che, un attimo dopo, dobbiamo assistere, sullo stesso territorio nell’ambito della Forestazione, al più classico esempio di “cattiva pratica” della politica. È un po’ come tornare bambini allorquando le notizie da trasferire erano sempre due e l’unica scelta era quella di conoscere prima quella buona o quella cattiva”.
“Siamo stanchi e rammaricati –continua il Segretario regionale della UILA-UIL- di dover ripetere cose già dette correndo il rischio di essere ripetitivi e stucchevoli. L’interruzione, prevista per domani dei cantieri di forestazione nell’Area Programma Val d’Agri evidenzia che la nostra idea di Agenzia della Forestazione è sempre più attuale e necessaria. La Forestazione deve essere vista come un patrimonio che deve essere curata come risorsa da preservare e non come una emergenza continua come accade ormai da oltre 20 anni. La cosa che tedia e preoccupa la nostra organizzazione sindacale e, naturalmente, i lavoratori è l’incertezza che regna nel settore anche di fronte ad impegni formali ed ufficiali assunti dalla Regione circa la prosecuzione delle giornate”.
“Oggi diciamo con forza alla Regione –conclude Nardiello- che occorre intervenire da subito affinché si dia continuità alle attività dei cantieri forestali dell’Area Programma, per mettere i lavoratori nelle condizioni di raggiungere le giornate lavorative previste nell’area. Una brutta storia di burocrazia ed inefficienza gestionale dove l’improvvisazione di funzionari dell’area Programma Val d’Agri (ripetiamo l’unica) mette in evidenza che ci troviamo di fronte ad un sistema vetusto, logoro e non più sopportabile. La politica regionale, assolutamente estranea alla situazione venutasi a determinare, non può far finta che il problema non esista, ragion per cui si lavori per evitare che continuino a persistere situazioni che creano sperequazione tra territori e lavoratori della stessa regione. Non escludiamo che, in assenza di risposte nei prossimi giorni, si possano attivare percorsi di protesta per sollecitare le risposte nell’interesse dei lavoratori e dei cittadini che rappresentiamo”.
Ago 24