I lavoratori dell’agro-alimentare hanno avuto un ruolo importante nella fase più acuta della pandemia per non far mancare sulle tavole degli italiani il cibo e nella fase di rilancio economico si candidano a diventare tra i protagonisti della ripresa. Lo sostiene Gerardo Nardiello, segretario regionale Uila-Uil Basilicata che ha partecipato a Roma al primo Consiglio Nazionale Uila post Coviddi nuovo in presenza. All’assise del sindacato dei lavoratori dell’agro-alimentare aderenti alla Uil hanno partecipato il segretario generale Uil uscente Carmelo Barbagallo e il prossimo segretario generale Uil Pierpaolo Bombardieri a testimonianza del “peso” della Uila che è diventato il primo sindacato confederale di categoria. Una due giorni di approfondimenti tematici. Dopo l’introduzione del segretario organizzativo Guido Majrone, al centro della relazione del segretario generale Stefano Mantegazza gli importanti traguardi raggiunti dalla Uila negli ultimi 3 mesi. La seconda mattinata di lavori al consiglio nazionale è stata dedicata alla nuova modalità di formazione a distanza messa in campo dalla Uila nel periodo del Covid, illustrata dalla responsabile della formazione Alice Mocci; allo stato della contrattazione agricola di cui ha presentato ampia disamina la segretaria nazionale Enrica Mammucari; all’aggiornamento del rinnovo CCNL Forestali di cui ha parlato il segretario nazionale Giorgio Carra.
La Uila conta circa 230.000 tesserati che ne fanno la più grande Unione di Categoria dei lavoratori e produttori attivi della UIL. Molti di più sono i lavoratori e le lavoratrici che ogni anno entrano almeno 13 una volta nelle sedi, utilizzando servizi e la professionalità dei dirigenti e dell’apparato tecnico. In questi tre anni – ha sottolineato Nardiello – abbiamo incrementato dell’8.5% gli iscritti tra i lavoratori stagionali agricoli,; siamo cresciuti in tutte le regioni. Per i lavoratori a tempo indeterminato del comparto alimentare ma anche di quello agricolo è confermato un importante trend di crescita, con percentuali che superano abbondantemente il 5% annuo. La nostra rappresentanza è misurata anche con i voti raccolti nelle elezioni delle Rsu.
La Uila in Basilicata – ha aggiunto Nardiello – continua a credere nella “sfida dell’agroalimentare” come asse produttivo di qualità: una molteplicità di filiere e di eccellenze alimentari da sostenere con politiche e strumenti adeguati ,capaci di valorizzare il lavoro degli operatori ,i territori ,anche con la protezione ambientale e con l’impiego finalizzato dei Fondi Ue (PSR 2014-2020). Ricordo tra le proposte di settore contenute nel Manifesto per il Lavoro (Cgil, Cisl, Uil) l’accordo di settore che valorizzi lo sviluppo di un ambito basato sulla caratterizzazione delle produzioni, in modo da rivolgersi ad un mercato capace di riconoscere qualità e tipicità del prodotto, che sappia esprimere la storia di un territorio e di un bene ecologicamente, eticamente, socialmente ed economicamente sostenibile; incentivare l’integrazione tra turismo, cultura ed enogastronomia; supportando l’agricoltura mediante programmi di innovazione di processo, efficienza energetica, marketing, branding con specifico riguardo a Matera 2019, ricambio generazionale, formazione e internalizzazione. La nuova fase post Covid carica sindacato e lavoratori dell’agro-alimentare di nuove responsabilità”.