La UILM Basilicata denuncia con forza le gravi contraddizioni emerse nella vicenda dello spostamento della postazione del 118 dall’area industriale della Val d’Agri al centro abitato di Viggiano. La risposta dell’ASP Basilicata, invece di chiarire la situazione, solleva ancora più interrogativi su una decisione che appare sempre più ingiustificabile e dannosa per la sicurezza dei lavoratori.
L’Assessore alla Salute Cosimo Latronico, anche in Consiglio Regionale, aveva dichiarato pubblicamente l’avvio dei lavori per riportare la postazione del 118 nell’area industriale. Oggi, invece, scopriamo che quella collocazione non sarebbe più possibile per presunte criticità legate alla sicurezza. Ma allora, ci chiediamo: quando l’Assessore annunciava l’inizio dei lavori, era consapevole che quell’allocazione non sarebbe mai stata possibile? Oppure qualcuno ha mentito ailavoratori e all’opinione pubblica?
Per anni il 118 ha operato all’interno dell’area industriale, senza che mai fosse sollevato un problema di sicurezza. Ora, improvvisamente, si scopre che la zona è inadatta? Questo cambio di rotta appare come un maldestro tentativo di giustificare lo scippo di un presidio fondamentale per la sicurezza dei lavoratori, con dichiarazioni postume che non fanno altro che confermare la mancanza di una reale volontà di ripristinare la postazione.
Ci fa inoltre specie quanto dichiarato dall’ASP nella sua replica: si parla di rischio per gli operatori sanitari in caso di incidente industriale, ma allora come è possibile che nella stessa area vengano concessi permessi per insediamenti produttivi e autorizzazioni per aziende che operano a poche decine di metri dal centro oli? Con un rischio così elevato la sicurezza va’ garantita a 360 gradi o qualcuno immagina che i lavoratori dell’indotto vanno considerati dei numeri ?Infine, è davvero ingenuo – o forse in malafede – pensare che la postazione del 118 serva solo in caso di incidente grave. Se dovesse accadere qualcosa di simile a quanto avvenuto a Calenzano, non basterebbe una semplice postazione di emergenza, ma servirebbe un’intera struttura sanitaria dedicata, esattamente ciò che la politica ha progressivamente depotenziato con lo smantellamento dell’ospedale della Val d’Agri.
Non mischiamo le carte e non cerchiamo giustificazioni che non reggono: la verità è che la postazione del 118 è stata scippata ai lavoratori, a chi opera ogni giorno nell’area industriale e che ha diritto a un servizio di emergenza adeguato ai rischi della zona.
Chiediamo subito all’Assessore Latronico di spiegare pubblicamente questa evidente contraddizione e ai consiglieri regionali di intervenire con urgenza per fare chiarezza. Qualcuno sta prendendo in giro i lavoratori, e noi non resteremo in silenzio di fronte a questo scandalo.
Nel frattempo, insieme ai nostri legali, stiamo valutando la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica, perché vogliamo che venga fatta piena luce su questa vicenda e che i responsabili di questo scempio vengano chiamati a rispondere delle loro azioni.
La UILM Basilicata non arretrerà di un passo: vogliamo risposte immediate e fatti concreti, chiaro!