Il benefit che la Fiat Chrysler ha deciso di concedere negli Stati Uniti relativo all’Università gratis per tutti i dipendenti e i loro familiari sarebbe sicuramente utilissimo per le famiglie dei lavoratori dello stabilimento di Melfi. Lo sottolinea la UILM evidenziando che l’ultimo rapporto di AlmaLaurea, il consorzio di atenei che censisce i risultati accademici e professionali dei laureati italiani, registra che in molte regioni, specie del Sud, l’università rischia di essere una prospettiva riservata ai benestanti, soprattutto per le famiglie che possono sobbarcarsi i costi dell’emigrazione accademica del proprio figlio a Roma o al Nord, mentre «gli studenti più capaci, ma meno mobili e residenti nei contesti sfavoriti» devono fare i conti con «il peggioramento progressivo della qualità dei servizi», nell’attesa sempre più lunga di un ascensore sociale che rischia di non passare mai. Il calo delle immatricolazioni negli atenei del Sud (-6,8%) – aggiunge la nota – non a caso colpisce in modo diretto e quasi esclusivo i figli delle classi meno abbienti. Nonostante l’Unibas sia un’eccezione per effetto della copertura totale delle borse di studio per gli studenti universitari che ne hanno diritto – rileva la UILM – la situazione permane di grande difficoltà per le famiglie degli operai soprattutto se i figli si iscrivono, come accade sempre più di frequente, in atenei di altre regioni del centro-nord. E non si sottovaluti che il nuovo Isee limita fortemente i benefici previsti dal diritto allo studio universitario con il risultato che il welfare accademico di fatto non riesce a produrre gli effetti sperati proprio in quelle categorie sociali che ne hanno più bisogno.
Nov 25