Uilm Potenza: “I lavoratori dell’area industriale non si toccano, questo è il nuovo cambiamento?”. Di seguito la nota integrale.
Il 7 giugno 2019 la Regione Basilicata, attraverso la Stazione Unica Appaltante, ha avviato la procedura telematica per l’affidamento di gestione manutenzione impianti rete idrica e fognaria delle Area Industriale di Potenza – Alta Val D’agri, Balvano, Baragiano, Isca Pantanella, Potenza, Senise e Tito.
I servizi dell’Area Industriale, ad oggi, sono garantiti attraverso infinite proroghe alla Giuzio Ambiente, che impiega complessivamente 62 lavoratori che, oltre a garantire i servizi delle suddette aree, garantiscono anche i servizi delle Aree Industriali di San Nicola di Melfi e di Atella.
La gara bandita il giorno 7 giugno prevede prima di tutto il frazionamento delle aree industriali, visto che quelle di Melfi ed Atella verranno messe a gara successivamente; ma a prescindere da ciò l’ASI e la Regione Basilicata attraverso la Stazione Unica Appaltante – quest’ultima protagonista in maniera negativa degli appalti nella nostra Regione – certificano che il taglio dell’occupazione sarà di circa 17 unità.
Questo è il governo del cambiamento, primo atto scelerato della nuova Giunta Regionale che ha reso esigibili atti e visioni politiche industriali anche della precedente Giunta Regionale e che le Organizzazioni Sindacali hanno sempre contrasto in questi anni.
Le Aree Industriali non hanno bisogno del taglio del personale ma hanno necessità di investimenti veri per essere anche attrattive per possibili nuovi player che possano portare lavoro e nuova occupazione: vero male e piaga della nostra società.
Invece di tagliare è necessario investire.
Invece di tagliare è necessario rilanciare.
Invece di tagliare è necessario mettere in campo scelte politiche che vanno nella direzione dello sviluppo e che possano garantire non solo gli attuali livelli occupazionali ma anche quelli futuri.
Per questo chiediamo urgentemente, vista la tensione sfociata tra i lavoratori, un intervento del Prefetto che possa convocare tutte le parti considerato che le richieste di incontro, più volte sottoposte anche all’attuale Regione Basilicata, risultano essere inevase affinché si possa evitare nei prossimi giorni il blocco delle aree industriali della provincia di Potenza che determinerebbe la momentanea chiusura delle attività dei più importanti player industriali oggi presenti nel nostro territorio.
Noi non consentiremo a nessuno di licenziare i lavoratori anche perché questa sarebbe l’ultima beffa che la politica regionale possa attuare visto che gli stessi per anni, negli ultimi venti anni, per assicurarsi il loro stipendio hanno dovuto mettere in campo ogni azione, a partire da scioperi e manifestazioni per potersi garantire il posto di lavoro e come giusto che sia il proprio salario.