Dopo oltre quattro intensi mesi di trattativa, tutte le OO.SS (Slp Cisl, Slc Cgil, Uilposte, Confsal Com, Failp Cisal, Fnc-Ugl Com) hanno sottoscritto l’ipotesi di rinnovo CCNL di Poste Italiane.
Il contratto era scaduto a fine 2023 e il rinnovo è arrivato a pochi mesi dalla scadenza, con una trattativa molto serrata. Nel perimetro contrattuale entrano anche i lavoratori di Sda Express Courier e Poste Logistics, a cui in passato veniva applicato il contratto della Logistica e dei trasporti.
Una buona notizia per i 1.130 lavoratori lucani (780 in provincia di Potenza e 350 in quella di Matera) in attesa – afferma Domenico Potenza, segretario regionale UilPoste – della piena attuazione del progetto Polis, approvato con il Dl 59/2021 e finanziato con 800 milioni di euro di fondi nell’ambito del Piano nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr, che prevede in Basilicata il coinvolgimento di 126 Comuni (98 in provincia di Potenza e 28 in quella di Matera) con la trasformazione degli uffici postali in Sportello unico della Pubblica Amministrazione. Un progetto che va nella direzione di garantire l’erogazione di servizi essenziali per i cittadini dei piccoli comuni alle prese con lo spopolamento e la spoliazione dei servizi ed ha bisogno di un percorso di condivisione piena con i sindacati e i lavoratori di Poste Italiane.
Le assemblee, tenutesi in categoria a inizio anno per la presentazione della piattaforma contrattuale – sottolinea una nota di Uilposte – avevano sancito due obiettivi fondamentali: il miglioramento della parte normativa del contratto, al fine di potenziare la qualità del lavoro e quindi la qualità della vita dei lavoratori, e il miglioramento economico degli stipendi dei postali, per adeguare il potere di acquisto all’inflazione e agli ottimi risultati conseguiti negli anni da Poste Italiane.
Riteniamo – è il commento del segretario generale Uilposte Claudio Solfaroli – che il primo obiettivo, quello attinente alla parte normativa e ai diritti sindacali, sia stato raggiunto pienamente. Con grande soddisfazione, possiamo affermare di aver conseguito importanti avanzamenti per le tutele delle lavoratrici e dei lavoratori. Tra le altre cose è stata recepita la possibilità di sperimentazione della cosiddetta “settimana super corta” e di forme di riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario. Una parte normativa, dunque, che contiene concreti avanzamenti sociali e una tutela delle pari opportunità a 360 gradi, da sempre caposaldo della UILposte. Sul versante economico, invece, il totale dell’ipotesi di rinnovo, quantificato in 230 euro (di cui 192 su minimi tabellari), lascia alcune perplessità, non per l’ammontare complessivo della cifra, ma per le relative decorrenze che, al netto dell’una tantum di mille euro, saranno suddivise in quattro anni. Positiva l’introduzione di una clausola che prevede un’analisi del contesto economico nel primo semestre 2026. In un’ottica di equilibrio complessivo tra rinnovo normativo e rinnovo economico, abbiamo apposto la nostra firma all’ipotesi di rinnovo contrattuale. Quest’ultimo, per divenire effettivo, dovrà essere approvato nelle assemblee dei lavoratori, che quindi dovranno esprimere la loro opinione dirimente sull’adeguatezza di quanto proposto e sull’idoneità degli equilibri inseriti nell’ipotesi. Crediamo – dice Solfaroli – che l’espressione libera e responsabile dei lavoratori, che ogni giorno fanno grande il Gruppo Poste Italiane, sia un elemento determinante, da tenere in considerazione nella sua interezza.